Hype ↓

Annie Leibovitz vuole fotografare Elena Ferrante

07 Settembre 2016

Il 9 settembre a Fabbrica Orobia 15 a Milano inaugurerà la mostra Women: New Portraits di Annie Leibovitz. L’esibizione è la continuazione di un progetto iniziato nel 1999 dalla fotografa statunitense e la sua compagna ora scomparsa, Susan Sontag, e raccoglie gli scatti più famosi dell’artista. I visitatori potranno vedere ritratti di donne che attraversano ambiti ed epoche diverse, e che col tempo sono aumentati includendo personalità diverse, dall’attivista Malala Yousafzai alla cantante Adele, fino alla direttrice operativa di Facebook Sheryl Sandberg, la comica Amy Schumer e Misty Copeland, la prima solista nera nella storia dell’American Ballet Theatre.

Annie Leibovitz Exhibition -"WOMEN: New Portraits" - Press Preview

In occasione della mostra milanese, Leibovitz ha detto di sperare di poter riempire due spazi vuoti della sua galleria di immagini con altrettante donne italiane: la prima è Miuccia Prada, con cui ha già fissato un appuntamento; la seconda, più difficile da raggiungere, è Elena Ferrante, la scrittrice di cui non si conosce ancora l’identità, nonostante varie teorie e supposizioni in merito. Intervistata dal quotidiano La Stampa, l’artista americana ha dichiarato: «Sarei felice di fotografare Elena Ferrante, se mai decidesse di svelarsi, anche se la sua scelta di riservatezza mi piace molto».

La Leibovitz nel suo ritratte volti femminili ha fatto ricorso a personalità diverse, si diceva, ma sempre usando un criterio molto definito: l’eccellenza raggiunta nel loro campo professionale. «Rispetto al 1999, vedo che quando i miei soggetti si siedono per essere fotografate hanno più fiducia in loro stessi, e questa è una grande differenza. Penso che come società abbiamo fatto fatica a capire come comportarci e come apparire all’esterno, mentre adesso essere se stessi è accettato» ha detto a Fortune qualche mese fa.

Articoli Suggeriti
Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Leggi anche ↓
Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Non sarebbe meglio dimenticare il nostro passato sui social?

Il caso dei tweet di Elly Schlein è solo l'ultimo di una lunga serie in cui una persona diventata famosa viene giudicata per vecchie cose scritte sui social. Ma siamo sicuri che sia giusto?

Calenda: Endgame

Dopo il pessimo risultato alle elezioni regionali in Lazio e Lombardia, l'ascesa del leader di Azione sembra essersi bruscamente interrotta, tra candidature incomprensibili e sfuriate contro gli elettori.

di Studio
Tre giovani business che vogliono cambiare le regole, dal vivo, con Studio e Apple

Nello store Apple di piazza Liberty a Milano, nei primi tre giovedì di marzo Rivista Studio racconterà i protagonisti di tre realtà imprenditoriali che hanno innovato i propri ambiti.

Da Penguin Random House si stanno dimettendo tutti i dirigenti