Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

Per Chiara Valerio la shitstorm sembra non finire mai: questa settimana ci si è messo anche Zerocalcare, e all'inaugurazione di Più Libri Più Liberi mancano ancora quattro giorni.

Medio Oriente – Exbollah
La situazione in Medio Oriente è tale che bastano 24 ore a far invecchiare delle dichiarazioni. Per esempio quelle del ministro Tajani, che giovedì 27 si era detto ottimista sia su Gaza che sul Libano. Avremmo tanto voluto dirci d’accordo con lui, ma mentre scriviamo non siamo nemmeno alla sera di venerdì 29, a Gaza si continua come da un anno a questa parte e il cessate il fuoco in Libano vacilla fortissimo. Si conta già un raid dell’Idf, Ben Gvir ha accusato Hezbollah di «decine di violazioni» della tregua, nella prima intervista dopo il cessate il fuoco Netanyahu si è premurato di far sapere che se i patti non venissero rispettati, in Libano sarà «guerra intensa».

Editoria – Io, Chiara e lo scuro
A tenere banco nel mondo editoriale italiano sono state questa settimana le polemiche legate alla presenza di Leonardo Caffo, filosofo antispecista a processo con l’accusa di maltrattamenti alla sua ex compagna, alla fiera Più Libri Più Liberi di Roma, dedicata quest’anno alla memoria di Giulia Cecchettin. Prima la shitstorm che ha portato lo stesso Caffo a rinunciare alla partecipazione, poi due interventi della direttrice della fiera Chiara Valerio su Instagram e al programma Propaganda Live, che sono stati molto criticati o giudicati insufficienti, quindi le scuse ufficiali, che però non sono bastate. Diversi invitati hanno rinunciato a partecipare (tra cui Carlotta Vagnoli, Giulia Siviero e Zerocalcare, che ha cancellato l’evento che doveva tenere con la stessa Chiara Valerio, ma non il firmacopie presso lo stand della sua casa editrice Bao). Insomma un gran casino, che ha tirato in ballo da un lato il garantismo, dall’altro il femminismo, con in mezzo l’amichettisimo, nuova parola, copyright di Fulvio Abbate, che indica un’attitudine per la verità molto vecchia dell’editoria italiana.

Cronaca – Corvetto negletto
Ramy Elgaml è morto da una settimana, aveva 19 anni ed era il passeggero su uno scooter inseguito da un’auto dei Carabinieri che si è rovesciato in strada – oppure è stato speronato dagli stessi Carabinieri, dicono gli amici di Ramy. Sia il guidatore dello scooter sia il carabiniere della volante sono indagati. Aspettiamo verità e giustizia, ma intanto la tragedia sta attizzando le ceneri di un quartiere dimenticato da decenni. Ci sono state proteste, anche violente. La stampa, non solo quella di destra, usa termini implicitamente razzisti: souk, banlieu, casbah. Quello che sta succedendo a Corvetto, Milano sud-est, è l’ulteriore dimostrazione che qualcosa in questa città si è rotto e va urgentemente ricalibrato.

Esteri – Famolo australiano
Il Parlamento australiano ha approvato una legge che vieta ai minori di 16 anni di usare i social – finirà come l’autodichiarazione di maggiore età prima di accedere a un sito porno? – e Big Tech, Meta in primis, si è offesa. Ma come, dopo tutto quello che abbiamo fatto per voi, hanno detto le aziende. Appunto, hanno risposto i parlamentari australiani. Se la legge sarà efficace lo scopriremo, resta il fatto che l’Australia è il primo Paese a prendere un’iniziativa come questa. Ma di sicuro non sarà l’ultimo, e forse è così che si spiegano i commenti acidi di Big Tech: i governi di Regno Unito e Francia hanno già detto di voler prendere esempio.

Nell’immagine di copertina: un meme di @filosofia_coatta

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