Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

Visto quello che è successo negli ultimi giorni, se la giustizia americana davvero vuole far confessare Diddy forse dovrebbero farlo parlare con gli inviati di Pomeriggio 5.

di Studio

Cronaca – Morte nel pomeriggio
Il palinsesto pomeridiano della tv generalista italiana è un Sottosopra popolato da strane creature antropomorfe che si danno battaglia a colpi di audience. Può capitare di vedere cose così assurde che ti fanno stropicciare gli occhi. Può capitare persino di vedere un uomo che confessa l’omicidio di sua madre ai microfoni di un inviato di Pomeriggio 5; un uomo in stato di shock, un povero cristo che si occupava di una madre malata di demenza e che è improvvisamente scoppiato. In questo Sottosopra l’inviato gli lascia il microfono e la conduttrice Myrta Merlino decide di mandare in onda la registrazione. Ma è solo un mondo di fantasia.

Gossip – Melon Musk
È successo che Giorgia Meloni è andata a New York per ricevere un premio dalle mani di Elon Musk, il tale Citizen Award. La premier è salita sul palco sulle note di “Una donna per amico”, ha ritirato il premio, poi ha cenato con l’imprenditore tecnologico (ormai hooligan pro Trump e fakenewser di primissimo piano) e sua madre Maye (ahia). Su internet, ovviamente, è stato subito gossip, tanto che lo stesso Musk si è sentito in dovere di twittare: «Non c’è nessuna relazione romantica tra me e il primo ministro Meloni». Non possiamo fare a meno di notare come questa Premier faccia girare la testa a tutti i vip di destra: è sembrata molto vicina a Rishi Sunak, aveva fatto sognare i nazionalisti indiani con la sua stretta amicizia con Modi, per cui era stato coniato l’hashtag #melodi. Chissà se avrà fortuna anche #muskoni.

Medio Oriente – Libano nos a malo
In Medio Oriente si procede speditissimi verso il peggiore degli scenari o, come l’ha definita Netanyahu, «la vittoria totale». Dopo aver fatto esplodere cercapersone e walkie talkie, l’esercito israeliano è passato (tornato) a far saltare in aria edifici: un bombardamento su quello che l’Idf ha descritto come un «epicentro del terrore» ha causato almeno due morti e 76 feriti a Beirut, uno dei morti sarebbe Nasrallah, forse sì, forse no, forse è ferito gravemente, forse ha fatto in tempo a scappare, chissà. La vittoria totale resta lontana in ogni caso, la strada verso il trionfo finale passa prima dall’assemblea generale dell’Onu – «una palude antisemita», dice Netanyahu – e poi dall’Iran. «Se ci attaccate, vi colpiremo», ha detto il primo Ministro israeliano, come se ancora ci fossero dubbi a riguardo.

Letteratura – Sally Can’t Wait
Se non vivete su un altro pianeta, vi sarete accorti che è uscito il nuovo romanzo di Sally Rooney, Intermezzo (la traduzione italiana arriverà il 12 novembre per Einaudi), preceduto da un hype a cui assisteremo ancora solo quando usciranno i prossimi romanzi di Sally Rooney. Durante il discorso tenuto a Londra, al Southbank Centre, per un importante evento di lancio, la scrittrice ha voluto canalizzare l’attenzione del suo pubblico in un’altra direzione, e cioè il genocidio in Palestina, schierandosi apertamente a sostegno della Palestina e contro Israele (come ha sempre fatto: qui scrivevamo di quando, nel 2021, aveva rifiutato l’offerta di una casa editrice israeliana di tradurre il suo romanzo Dove sei mondo bello).

Stati Uniti – 50 sfumature di Diddy
50 Cent si è guardato attorno e ha deciso di portare il dissing a un nuovo livello: mentre tutti se ne stanno ancora lì a scambiarsi battutine, frecciatine, insultini – Drake e Kendrick Lamar, Fedez e Tony Effe, adesso gli Oasis e i Fontaines DC – che durano il tempo di una strofa, 50 Cent ha scritto un dissing lungo una serie intera, tutta una docuserie per spiegare quanto gli faccia schifo Diddy. Non solo, mentre gli altri contano gli stream dei loro dissing, lui il suo lo ha venduto a Netflix per una cifra che, visto quanto il caso Diddy sta ossessionando l’America (le teorie del complotto hanno già pareggiato quelle sull’isola di Jeffrey Epstein), immaginiamo gli avrà permesso di superare definitivamente le ambasce economiche in cui si era ritrovato negli ultimi anni. Per capire quale sarà il punto di vista portato dal documentario di 50 Cent, basti sapere questo: si intitola Diddy Do It e non si riesce a capire se il titolo comprende un punto interrogativo o no.

Cinema – Caduta Delpero
Tutti si aspettavano Parthenope di Paolo Sorrentino, anche solo per vedere il regista entrare al Dolby Theatre di Los Angeles accompagnato dalla peculiare claque messa assieme nelle ultime settimane: Gue e Jim Jarmush (entrambi protagonisti di recenti contenuti Instagram di Sorrentino) assieme a Silvio Orlando e Gary Oldman, nettamente il tavolo più interessante della cena di gala pre-Oscar. E invece il rappresentante italiano agli Academy Awards quest’anno sarà Vermiglio di Maura Delpero, un film che è piaciuto tanto a Venezia – dove ha vinto il Leone d’argento – e meno alle sale, che fino alla notizia della candidatura lo avevano proiettato pochissimo, con le prevedibili conseguenze su incassi al botteghino e consapevolezza del pubblico. Da qui all’effettiva candidatura all’Oscar per il Miglior film internazionale manca ancora tanto, per fortuna: distribuzione ed esercenti hanno tutto il tempo di rimediare.

Social – Manco i cani
C’è il trucco (letteralmente) ma non c’è l’inganno, nella storia dei cani panda dello zoo “Paradiso degli animali strani e dei cuccioli carini” – speriamo che nella traduzione dal cinese all’italiano non siano andate perse troppe sfumature – diventata virale grazie a un video da 1,4 milioni di visualizzazioni postato lunedì 16 settembre su Douyin, la versione cinese di TikTok. «Siamo i cani panda, cagnolini che sembrano panda, Chow Chow tinti e travestiti. Siamo gentili, intelligenti, amichevoli, carini e adorabili!», si legge sul cartello posto all’ingresso del recinto che ospita i cani panda. Non solo la trovata non ha riscosso questo gran successo commerciale, come ha candidamente ammesso il direttore dello zoo, ma ha fatto arrabbiare moltissime persone che li hanno accusati di maltrattamenti.