Lucky Red, distributore italiano del film, ha deciso di riportarlo in sala in occasione della Festa della Liberazione.
Il caso di un autore inglese che ha comprato 400 copie del suo libro per salire in classifica
Ogni autore sogna che il proprio libro diventi un bestseller. Spesso, a qualsiasi costo, come nel caso di Mark Dawson, uno scrittore britannico che poco più di una settimana fa ha raggiunto il numero 8 nella lista dei libri con copertina rigida più venduti del Sunday Times grazie al suo thriller, The Cleaner, pubblicato dall’editore indipendente Welbeck alla fine di giugno. Peccato che per arrivare a essere inserito nella top 10 abbia acquistato di tasca propria 400 copie del suo libro, per un totale di quasi 4 mila euro.
La cosa particolare, dice il Guardian, è che l’abbia anche, tranquillamente, ammesso. Lo ha fatto nel suo ultimo podcast Self Publishing Show, spiegando che il romanzo era arrivato alla posizione numero 13, e, con il desiderio e la curiosità di capire se entrare nella top 10 possa fare davvero la differenza affinché un libro venga comprato anche oltreoceano e non solo (nel suo caso) in Inghilterra, si è chiesto come riuscirci. «Con l’editore volevamo essere tra i primi 10, e abbiamo iniziato a pensare», ha detto. Così è andato in una libreria a Salisbury, chiedendo: «Vorrei ordinare 400 copie del mio libro».
Intanto, nonostante come ricorda il Guardian acquistare il proprio libro non va contro a nessuna regola, diversi autori sui social media da allora hanno condiviso le loro preoccupazioni sulla strategia di Dawson, chiedendosi se una tattica di questo tipo sia effettivamente una truffa. Perché questa non è la prima volta che una cosa simile accade. Nel 2017, per esempio, un romanzo young adult è stato rimosso dal primo posto nella classifica dei bestseller del New York Times quando si è scoperto che numerosi preordini erano stati effettuati dalla stessa autrice (che si è giustificata spiegando che i suoi libri auto-preordinati servissero per alcuni eventi). Esistono inoltre società nate con lo scopo specifico di aiutare gli autori ad acquistare i propri libri: il motivo alla base, è che entrare nella lista dei bestseller sia un modo infallibile per venderne di più. Uno studio del 2004 ha scoperto che in media, essere nella top 10 assicura un aumento del 13 per cento delle vendite su ogni romanzo.

Subito dopo la vittoria dell'Akatugawa Prize, il Premio Strega giapponese, la giovane autrice Rie Qudan ha detto di essersi fatta aiutare dall'AI per scrivere il romanzo. E di essersi trovata benissimo.