Saranno due volumi, raccoglieranno 11 romanzi e usciranno l'1 aprile.
I migliori anni del Cocoricò
Un libro racconta il periodo d'oro della discoteca attraverso volantini, fotografie e aneddoti raccolti dai protagonisti della scena.

L’11 giugno del 2019 il tribunale di Rimini ha sancito il fallimento definitivo della società che gestiva il Cocoricò, determinando la fine di un’epoca. Dai ricordi dei tempi d’oro di una delle discoteche più importanti d’Italia è nato un libro a cura di Jacopo Lega di Amphibia e Ferruccio Belmonte, che si è occupato della direzione artistica dal 1991 al 1993. È amore. o è follia? Cocoricó 1991–1992 raccoglie volantini, fotografie e documenti provenienti dai primi anni di attività del Cocoricó, quelli sconosciuti ai più (quando aprì, nel 1989 a Riccione, si proponeva come uno spazio polivalente in cui celebrare l’arte in ogni sua forma) documentati attraverso l’archivio di Belmonte. La testimonianza di un frangente storico, un movimento culturale che a partire dalla Riviera Romagnola ha ridefinito i canoni del divertimento individuale e di massa. Un omaggio a un istante, lungo più di due anni, catturato attraverso le luci e i ricordi degli stessi protagonisti che hanno contribuito a rendere il Cocoricó libero territorio di esplorazione delle più diverse forme di intrattenimento. Il libro è accompagnato da un’introduzione a cura di Jacopo Lega, insieme ad un testo di Roberto Spallacci (Co–fondatore di Club To Club e Latin Superb Posse) sul tema del nomadismo.

È amore o è follia? Cocoricò 1991-1992 (foto Francesco Caruso)

È impossibile separare il successo del film di Dario Argento da quello della sua leggendaria colonna sonora. E della band di ragazzini che, senza quasi rendersene conto, fece un disco che avrebbe stravolto la musica italiana.

Nella grande mostra a Palazzo Reale, a 100 anni dalla Biennale di Venezia che ne sancì la fama, troviamo tutto il fascino e le inquietudini degli anni '20 e '30 del secolo scorso, che si sentono ancora oggi. Ne abbiamo parlato con la curatrice Giorgina Bertolino.