Hype ↓

Coca-Cola telefono casa: lo spot che fa discutere gli Emirati

12 Maggio 2014

Si chiama “Hello Happiness” il nuovo spot che la Coca-Cola ha deciso di dedicare agli operai emigrati negli Emirati Arabi dal sud dell’Asia. Arrivano da India, Pakistan, Bangladesh e molti altri Stati, guadagnano in media sei dollari al giorno e, per chiamare i familiari nel paese d’origine, pagano almeno 91 centesimi al minuto. La Coca-Cola ha quindi inventato e realizzato a Dubai una cabina telefonica molto particolare, in cui basta inserire un tappo di bottiglia della bevanda per iniziare una telefonata di tre minuti. E considerando che una coca-cola costa a Dubai 54 centesimi (sempre in dollari), il risparmio per i lavoratori è notevole.

La pubblicità è stata interamente girata a Dubai e su YouTube ha già superato le 400.000 visualizzazioni. Oltre ad aver dato vita a un vero e proprio dibattito sui social network.

Nonostante secondo la Coca-Cola il 95% dei commenti sia stato positivo, in parecchi hanno criticato lo spot additandolo come mera trovata pubblicitaria e sfruttamento della condizione degli operai. «Sarebbe stato caritatevole se avessero permesso alle persone di chiamare gratis o utilizzando qualsiasi tappo di bottiglia» è uno dei commenti riportati in un articolo su The National.

“Hello Happiness” fa parte di un ampio progetto dell’azienda, intenta a far crescere la sua presenza nel Medio Oriente: negli ultimi anni la Coca-Cola ha speso gran parte del denaro dedicato agli spot digitali proprio in questo territorio. «L’attenzione alla regione rappresenta un test per verificare il successo di campagne di questo genere e che poi potrebbero essere estese ad altre fette di mercato», ha detto al Wall Street Journal Tolga Cebe, responsabile del marketing della multinazionale nella penisola arabica.

(via)

Articoli Suggeriti
5 domande su Alfredo Cospito

Abbiamo parlato del 41bis e dell’ergastolo ostativo con Valeria Verdolini, sociologa che insegna Politiche della sicurezza urbana all'Università degli Studi di Milano Bicocca.

Il tradimento dei social

Dovevano essere dei network, invece sono diventati piattaforme di publishing personale sempre più performative. Il momento della fine è vicino?

Leggi anche ↓
5 domande su Alfredo Cospito

Abbiamo parlato del 41bis e dell’ergastolo ostativo con Valeria Verdolini, sociologa che insegna Politiche della sicurezza urbana all'Università degli Studi di Milano Bicocca.

Il tradimento dei social

Dovevano essere dei network, invece sono diventati piattaforme di publishing personale sempre più performative. Il momento della fine è vicino?

L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Debora Serracchiani e i giorni dell’abbandono del Pd

Se c'è una cosa che racconta la crisi del Partito democratico, questa è la parabola di Serracchiani dal 2009, anno della sua esplosione, all’uscita nella tragica notte elettorale.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Vincent Gallo ha endorsato Giorgia Meloni su Instagram e poi ha cancellato il post