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Clonare il tuo cane quando muore

17 Marzo 2016

Gli animali domestici sono considerati dai loro proprietari come persone di famiglia e quindi la loro scomparsa lascia un vuoto che chiede di essere colmato. Questa è la ragione per cui il business di quello che in America viene definito “pet cloning”, per quanto stravagante possa sembrare, potrebbe avere un futuro. Per il momento non è un’opzione per tutte le tasche. Costa intorno ai 100 mila dollari. Un articolo del New York, che approfondisce la questione, riporta che tra le persone che hanno deciso di spendere la non trascurabile somma c’è la coppia Barry Diller e Diane von Furstenberg, che hanno di recente fatto clonare Shannon, la loro amata Jack Russell, ritrovandosi con altri due identiche Jack Russel, Deena ed Evita. Dai dati del laboratorio della Sooam Biotech Research Foundation a Seoul, attualmente l’unico posto nel mondo che clona cani per privati, risulta che la maggior parte dei circa 600 cani clonati fino a questo momento sono stati richiesti da padroni in lutto.

L’unico problema è che un cane clonato non è la stessa identica cosa del cane da cui sono state prelevate le cellule. Ricerche su altri animali clonati (mucche, maiali) hanno rilevato differenze non solo nel comportamento ma anche nell’aspetto. È come pensare, scrive il New York, a due gemelli identici: «Il Dna è esattamente lo stesso ma ci sono discrepanze nella personalità e, se sai come guardare, anche nelle sembianze».

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