Hype ↓

Nella città di Twin Peaks ci sono stati veramente omicidi misteriosi

19 Maggio 2017

Twin Peaks, la serie di Mark Frost e David Lynch che sta per tornare con una terza stagione a quasi trent’anni dalla prima, è ambientata in una omonima cittadina (inventata) nello Stato di Washington, nel Nord della Costa Occidentale: tutti, infatti, abbiamo in mente il cartello “Benvenuti a Twin Peaks, 51 mila abitanti” che compare durante la sigla. Anche se la città di Twin Peaks non esiste, gran parte della serie è stata realmente filmata nella zona geografica dove è ambientata, cioè in piccoli centri abitati nella foreste dello Stato di Washington. In particolare, sono state utilizzate come set tre cittadine, Snoqualmie, North Bend e Fall City, tutte nella Contea di King, la stessa di Seattle: per una coincidenza, si tratta di una zona per nulla estranea agli omicidi misteriosi, come ha notato un recente articolo del Guardian.

«Il corpo di Laura Palmer non è stato il primo a essere scoperto nella regione, e certamente non sarà l’ultimo», scrive il quotidiano britannico. Uno dei più notori serial killer infatti ha seppellito almeno cinque delle sue vittime tra Snoqualmie e North Bend, due delle tre cittadine dove Twin Peaks è stato girato: Gary L Ridgway, che di mestiere verniciava camion, uccideva donne ai margini della società, e prima di essere stato identificato era soprannominato dai media “il killer del Green River”, perché gettò i corpi delle sue prime vittime nel fiume dello Utah. Si stima che Ridgway abbia commesso fino a 70 omicidi tra gli anni Ottanta e pi primi anni Duemila, quando è stato arrestato.

Nella valle di Snoqualmie, una popolare destinazione per le escursioni, capita spesso di trovare corpi senza vita, hanno raccontato rappresentanti delle polizia locale, aggiungendo che molti casi restano irrisolti: «Alcuni sono escursionisti vittime di incidenti, altri suicidi e altri ancora vittime di omicidi». La sovrarappresentazione dei cadaveri in questa area, hanno aggiunto, non è casuale e si spiega con la vicinanza a una grande città dove, si presume, avvengano tanti omicidi: «La zona di Seattle è densamente popolata, e se uno ci pensa questa è l’area vuota più vicina».

Articoli Suggeriti
Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Leggi anche ↓
Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Non sarebbe meglio dimenticare il nostro passato sui social?

Il caso dei tweet di Elly Schlein è solo l'ultimo di una lunga serie in cui una persona diventata famosa viene giudicata per vecchie cose scritte sui social. Ma siamo sicuri che sia giusto?

Calenda: Endgame

Dopo il pessimo risultato alle elezioni regionali in Lazio e Lombardia, l'ascesa del leader di Azione sembra essersi bruscamente interrotta, tra candidature incomprensibili e sfuriate contro gli elettori.

di Studio
Tre giovani business che vogliono cambiare le regole, dal vivo, con Studio e Apple

Nello store Apple di piazza Liberty a Milano, nei primi tre giovedì di marzo Rivista Studio racconterà i protagonisti di tre realtà imprenditoriali che hanno innovato i propri ambiti.

Da Penguin Random House si stanno dimettendo tutti i dirigenti