Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.
La cheerleader che tentò di unirsi all’Isis

Una studentessa ventenne del Mississipi ha ammesso di avere tentato di arruolarsi dell’Isis. Di origini afroamericane, figlia di un poliziotto e originaria di Vicksburg, in Mississippi, Jaelyn Young era stata una cheerleader, o ragazza pon pon, nonché reginetta di bellezza e alunna modello, nel liceo della sua città, e ora frequentava il secondo anno di Chimica presso l’Università pubblica dello Stato: stando a quanto riporta il network CBS, era la classica ragazza all-American.
Adesso Young è sotto processo con l’accusa di cospirazione per fornire supporto materiale a un’organizzazione terrorista. La ragazza si dichiara colpevole e potrebbe essere condannata fino a vent’anni di carcere.
Jaelyn Young pleaded guilty to one charge on Tuesday. WATCH her walk into court. https://t.co/L8I2USZeq3
— WJTV 12 News (@WJTV) March 29, 2016
Secondo gli inquirenti la ragazza si sarebbe convertita all’Islam mentre studiava all’università, e si sarebbe avvicinata all’Isis guardando video su YouTube. Poco dopo avrebbe conosciuto il suo futuro fidanzato, Muhammad Dakhlalla, il figlio di un imam: i due hanno deciso di sposarsi e, pare su iniziativa di Young, di sfruttare la luna di miele come pretesto per lasciare il Paese e recarsi in realtà in Siria per unirsi allo Stato islamico.
I due sono stati arrestati lo scorso agosto, quando la ragazza aveva ancora 19 anni. Dakhlalla si era dichiarato colpevole già a marzo. Solo recentemente però anche Young si è dichiarata colpevole. In una lettera d’addio lasciata ai genitori aveva scritto: «Ho trovato i contatti, organizzato tutto e pianificato il viaggio. Sono colpevole di ciò che presto scoprirete».