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È uscito il trailer del film di Cat Person
Come scrive qualcuno nei commenti al video pubblicato su YouTube da Rialto Pictures, «Nicholas Braun è la scelta perfetta per i ruoli da perdente, ma per i ruoli inquietanti… proprio no». Se come tantissimi altri lettori avevate amato “Cat Person” di Kristen Roupenian, il racconto pubblicato sul New Yorker nel dicembre 2017 in pieno clima #MeToo (ne avevamo parlato qui), preparatevi a una grossa delusione, perché il trailer dell’adattamento con Emilia Jones, Nicholas Braun, Geraldine Viswanathan e Isabella Rossellini, sembra davvero una schifezza. Il problema è cugino Greg: non solo non è per niente credibile nel ruolo dello stalker inquietante, pericoloso e aggressivo, ma la differenza d’età tra lui e la protagonista femminile, fondamentale nel racconto, non sembra nemmeno così tanta. E poi, per chi ha visto Succession, c’è il problema che Nicholas Braun non può essere altri che cugino Greg.
Diretto da Susanna Fogel e scritto da Roupenian insieme a Michelle Ashford, è evidente che il film vorrebbe creare molta più suspense del racconto (il terzo atto se ne allontana completamente), peccato che l’effetto, almeno a giudicare dal trailer, sembra involontariamente comico («Uno di noi deve morire», dice Jones a un certo punto, in un negozio di armi). Il film non ha ancora una data di uscita, ma i commenti di chi l’ha visto quando è stato presentato al Sundance non generano alcun tipo di aspettativa, anzi. La recensione più “cattiva” è stata quella di Leah Greenblatt su Entertainment Weekly, intitolata “Bad kitty”. Sottotitolo: «L’apprezzatissimo racconto breve diventa un thriller disordinato che travisa completamente il punto dell’opera originale». Secondo Greeblatt, Cat Person, a un certo punto, dimentica di far arrivare allo spettatore il messaggio che ha cercato di sviluppare nel corso di tutto il film, senza avere nel frattempo niente di nuovo o di granché interessante da dire. «Quello che resta alla fine del film è soltanto l’ennesimo “Lol, il dating è proprio una cosa pazzesca, vero?”, un punto di vista pigro e senza mordente».