Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.
Tutti i film di Cannes 2020 anche se non ci sarà nessun festival
Thierry Frémaux, il direttore generale di Cannes, ci ha provato fino all’ultimo. Ma alla fine, come tutti i Festival 2020, anche quello della Croisette, previsto per la metà di maggio, è stato sospeso a causa del Covid-19. Eppure, non si è fermato, trovando invece una formula nuova per sopravvivere: attraverso una sorta di etichetta attribuita ai film selezionati, che avrebbero dovuto essere in concorso, e che li accompagnerà al momento della proiezione ufficiale nelle sale, e durante altri festival, tra cui Toronto e San Sebastian. Tra questi, The French Dispatch di Wes Anderson, titolo che troneggia sugli altri candidati, annunciati proprio da Frémaux nel corso di una conferenza stampa.
Ma se dell’ultima opera di Wes Anderson già è stato detto e rivelato molto – ambientato nella redazione succursale francese di un immaginario quotidiano statunitense, con Timothée Chalamet, Bill Murray e Tilda Swinton – meno si conosce degli altri titoli di punta, come il capolavoro Pixar, Soul, e le opere di Steve McQueen (in “gara” con due titoli: Lover’s Rock e Mangrove). Tra i film più “audaci”, come riporta Variety, ci sono John And The Hole di Pascual Sisto e Passion Simple di Danielle Arbid, oltre a Falling, l’esordio alla regia di Viggo Mortensen già passato all’ultimo Sundance Film Festival, e Aya and the Witch di Gorō Miyazaki, figlio del più celebre Hayao. Presente nella lista anche Last Words di Jonathan Nossiter, girato in Italia e con Alba Rohrwacher tra gli interpreti. Come se il cinema, dopo tutto, non si fosse fermato, tanto che prima di rivelare i film in gara, Frémaux aveva dichiarato di aver ricevuto un record di 2.067 lungometraggi da prendere in considerazione. Qui la lista completa dei film “selezionati” per Cannes 2020:
Registi noti
The French Dispatch di Wes Anderson
Été 85 di François Ozon
True Mothers di Naomi Kawase
Lover’s Rock di Steve McQueen
Mangrove di Steve McQueen
Last World di Jonathan Winters
ADN di Maïwenn
Last Words di Jonathan Nossiter
Heaven: To The Land of Happiness di Im Sang-soo
Forgotten we’ll be di Fernando Trueba
Peninsula di Sang-ho Yeon
In The Dusk di Sharunas Bartas
Home Front di Lucas Belvaux
The Real Thing di Koji Fukada
Gli emergenti
Passion simple di Danielle Arbid
A Good Man di Marie-Castille Mention-Schaar
Les Choses qu’on dit les choses qu’on fait di Emmanuel Mouret
Squad di Ayten Amin
Limbo di Ben Sharrock
Médecin de nuit di Elie Wajeman
Enfant Terrible di Oskar Roehler
Red Soil di Farid Bentoumi
Sweat di Magnus Von Horn
Teddy di Ludovic et Zoran Boukherma
February di Kamen Kalev
Ammonite di Francis Lee
Nadia, Butterfly di Pascal Plante
Here We Are di Nir Bergman
Septet: The Story of Hong Kong di Ann Hui
Opere prime
Failing di Viggo Mortensen
Pleasure di Ninja Thyberg
Slalom di Charlène Favier
Memory House di Joao Paulo Miranda Maria
Broken Keys di Jimmy Keyrouz
Ibrahim di Samir Guesmi
Beginning di Déa Kulumbegashvili
Gagarine di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh
16 Printemps di Suzanne Lindon
Vaurien di Peter Dourountzis
Garcon Chiffon di Nicolas Maury
Should the Wind Fall di Nora Martirosyan
John and The Hole di Pascual Sisto
Striding Into The Wind di Wei Shujun
The Death of Cinema And My Father Too di Dani Rosenberg
Documentari
The Billion Road di Dieudo Hamadi
The Truffle Hunters di Michael Dweck e Gregory Kershaw
9 Jours à Raqqa di Xavier de Lauzanne
Commedie
Antoinette Dans Les Cévennes di Caroline Vignal
Les Deux Alfred di Bruno Podalydès
The Big Hit di Emmanuel Courcol
L’origine du monde di Laurent Lafitte
Le discours di Laurent Tirard
Animati
Earwig and the Witch di Gorô Miyazaki
Flee di Jonas Poher Rasmussen
Josep di Aurel
Soul di Pete Docter