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Il 25 aprile Lucky Red riporta al cinema Porco rosso di Hayao Miyazaki Con delle proiezioni speciali per celebrare la Festa della Liberazione.
Google sta sviluppando un’intelligenza artificiale per parlare con i delfini Se tutto andrà secondo i piani, DolphinGemma ci aiuterà finalmente a capire cosa dicono e a comunicare con loro.
La Royal Philarmonic Concert Orchestra farà due concerti in cui suonerà la colonna sonora di Metal Gear Nella più prestigiosa delle cornici, anche: la Royal Albert Hall.
È uscito un libro con tutte le fotografie scattate da Corinne Day sul set del Giardino delle vergini suicide Pubblicato da Mack, è un'aggiunta indispensabile al kit di sopravvivenza di tutte le sad girl del mondo.
Un gruppo di giovanissimi miliardari sta organizzando delle gare di spermatozoi Il pubblico potrà seguire tutto in diretta streaming e anche scommettere sullo spermatozoo vincitore.
Jonathan Anderson è il nuovo Direttore creativo di Dior Men Debutterà a giugno, a Parigi, durante la settimana di moda maschile.
«Non siamo mai stati così vicini alla scoperta della vita su un altro pianeta» Lo ha detto il professor Nikku Madhusudhan, responsabile della ricerca dell'Università di Cambridge che ha trovato molecole compatibili con la vita sull'esopianeta K2-18b.
La locandina di Eddington, il nuovo film di Ari Aster, è un’opera d’arte, letteralmente Il regista presenterà il film in anteprima mondiale al prossimo Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio.

Buon costume: Sports Illustrated

08 Giugno 2011

Sono rimasti pochi gli eventi in cui il beachwear si rivela per quello che è, si smarca dalla couture e diventa un segmento differente della moda. Non si inserisce nel semplice comparto accessori eppure è troppo stagionale per coprire anche solo una P/E o SS. Nel momento in cui costumi e ready to wear in versione marina occupano le prime posizioni delle pagine pubblicitarie inizia quel limbo, brevissimo, in cui il beachwear ha una sua dimensione. Effimera e d’impatto. Poche campagne e piazzamenti di marketing vario hanno però lo stesso effetto di quando esce il numero Sports Illustrated Swimsuit Edition.
Di certo non è questione di buona distribuzione pubblicitaria, anzi, lo zoccolo duro che anima lettori/acquirenti del numero iconico della rivista è sicuramente attratto dalla seconda parte del nome del magazine, ma resta il fatto che lì il beachwear anticipa di gran lunga le stagioni (le prewiev già a fine inverno) pur rimanendo credibile. Sports Illustrated, la storica rivista USA nata nel 1954 e diventata una delle bibbie dello sport una manciata di anni prima del ’68 peace&love, lancia il suo supplemento cult, Sports Illustrated Swimsuit Edition. Ovvero: una carrellata di scatti poco sportivi e molto beachwear che farà scuola, dal Calendario Pirelli di Terry Richardson di due anni fa fino alla campagna pubbliciataria della nuova linea di costumi firmata dalla super top Gisele Bündchen (la quale ha minacciato di lasciare le passerelle salvo poi ritrovarsi da gestire l’esigenza “ipanema” di vivere una vita in bikini; e tra tutte le fonti a cui ispirarsi la principale doveva essere proprio quel numero speciale che è un punto necessario nel cv di una top model).
Nel 1964, infatti,  nasceva la reliquia del buon costume dove modelle (lontane dall’attuale rigore longilineo) indossavano bikini mozzafiato su spiagge edonistiche. Una boccata d’aria per i lettori annuali che avevano sotto agli occhi principalmente volti bruti del football americano o giganti dinoccolati del basket. Un universo monotematico (e al femminile) che con il tempo si è unito a un’altra formula “one shot” del circuito moda: lo show invernale di Victoria’s Secret, sfilata di lingerie “interpretata” dove gli angeli del brand molto spesso sono passati anche dalle pagine non troppo patinate di SI Swimsuit Edition.  E se a febbraio Terry McDonnell (direttore del gruppo SI) si gode l’incremento annuale che rinforza le casse della Time Warner, tra i fedelissimi sale il totoscommesse circa chi interpreterà la cover del numero. Per la cronaca, sull’edizione 2011 ritorno al proud americano con la modella del Midwest Kate Upton, già definita la nuova Cindy Crowford per la silhouette statuaria.

Mentre il numero cult di SI prosegue la sua filosofia beachwear only anche sul sito con approfondimento artistico – vedi reinterpretazione dei costumi di stagione disegnati da scrupolosi body artist su top come Alyssa Miller – i costumi da bagno traghettano verso l’estate e si bruciano in fretta la stagione-vetrina. Da campagne pubblicitarie e servizi di moda spariscono le iconiche spiagge e giardini tropicali -location necessarie per il numero speciale di Sports Illustrated– e si scelgono quasi sempre fondali cristallini e yacht di design, bikini meno succinti e perenne spirito da long weekend eoliano, si indossano maxi collane a corredo di outfit che “finiscono” in fretta. Ma a (ben) guardare Kate Upton,  fin troppo a suo agio, non era questo il senso del beachwear?

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