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Adesso si può fare davvero colazione da Tiffany

09 Novembre 2017

Esiste una donna che non abbia mai visto Colazione da Tiffany? Il film del 1961 diretto da Blake Edwards, tratto dall’omonimo romanzo del 1958 di Truman Capote, è un passaggio obbligatorio nella vita di ogni ragazza. Un passaggio cosparso di lacrime, tentativi fallimentari di emulare la frangetta di Audrey Hepburn (impossibile), propositi di dieta (la sua magrezza è parte fondamentale della sua eleganza) e il sogno a occhi aperti di trovare uno come George Peppard, che è capace di amare una donna eccentrica senza comportarsi da tonto. Non molti sanno che nel libro di Capote il personaggio di Holly Golightly è diverso: la ragazza è bisessuale, fa la escort e alla fine pianta in asso Paul e se ne va in Sud America.

Ma anche se ha tradito la versione originale (Capote non apprezzò) il film non smetterà mai di far sognare e fantasticare, e la scena iniziale, di lei che fa colazione in piedi davanti alla vetrina di Tiffany, è perfetta in tutto ciò che rappresenta: l’intimità di una donna con le sue abitudini e i suoi desideri, i piccoli gesti folli che impreziosiscono la quotidianità in una metropoli, la capacità di barcamenarsi in una società dominata dagli uomini. Ma soprattutto l’efficacia di una scena che resta stampata nella mente di tutti e diventa mitologica.

Breakfast-Tiffany

Per questo l’idea di  Tiffany & Co. di invitare i clienti a fare colazione nella boutique sulla Fifth Avenue è il tentativo di trasformare un sogno in realtà. Anche se le motivazioni sono piuttosto pratiche: dopo il boom degli anni Novanta, le vendite di Tiffany sono molto calate. I creativi si sono chiesti come rinnovare il sex appeal di un brand che ha ormai 180 anni e si sono dati una risposta: il Blue Box Cafe, che rende davvero possibile la famosa colazione, e si presenta, con il suo arredamento e le affascinanti cameriere (tutto dominato dal caratteristico azzurro) come un materiale più che perfetto per selfie, Stories, e post da condividere sui social, e quindi per catturare l’attenzione dei millenials (il pubblico che, come spiega Racked, Tiffany & Co. fa più fatica a conquistare).  I prezzi? Altini, ma non inaccessibili: 29 dollari per una colazione, 49 dollari per il tè.

Foto Tiffany & Co.
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