Hype ↓

Le Birkenstock di Steve Jobs sono state vendute per 220 mila dollari

16 Novembre 2022

Le Birkenstock sono, da tempo, diventate un oggetto del desiderio. Vi avevamo raccontato qui, per esempio, dell’introvabile modello Boston andato sold-out nello store americano: i sabot indossati da tutte le celebrity e tanto desiderati dagli utenti di Tiktok. Tra gli amanti eccellenti delle Birkenstock c’era anche Steve Jobs. Infatti, se nell’immaginario comune viene ricordato soprattutto per il suo maglione a collo alto abbinato a un paio di jeans, i sandali del marchio tedesco erano immancabili nel suo guardaroba. Il suo modello Arizona – con cinturini larghi in camoscio – è stato recentemente venduto all’asta per circa 220 mila dollari: probabilmente il prezzo più alto mai pagato per un paio di sandali. Come racconta il Guardian, su quelle scarpe è ancora ben visibile l’impronta del suo piede. Infatti la casa d’aste Julien’s, sul suo sito ha mostrato alcune foto delle Arizona di Jobs e spiegato – con una nota tanto dettagliata da risultare anche un tantino morbosa e inquietante – che «il plantare in sughero conserva l’impronta dei piedi di Steve Jobs, impressa dopo tanti anni di utilizzo». Sono stati venduti a un compratore anonimo che insieme ai sandali ha ricevuto un Nft e The 213 Most Important Men in My Life di Jean Pigozzi, libro che racconta anche di Jobs e delle sue adoratissime e consumatissime Birkenstock.

https://www.instagram.com/p/Ck6aFR3hDso/?utm_source=ig_embed&ig_rid=93191f7f-899c-4b3e-acf6-a3d809850747

I sandali sono stati indossati dal fondatore di Apple tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, nella casa californiana in cui lui e Steve Wozniak hanno fondato l’azienda nel 1976 e quindi fanno parte anche loro, anche se solo indirettamente, del mito fondativo di Apple. L’ex compagna e madre della prima figlia di Jobs, Chrisann Brennan, ha raccontato in passato – in un’intervista del 2019 all’edizione tedesca di Vogue dell’amore di Jobs per quei sandali. Li amava così tanto che li indossava persino d’inverno: «I sandali facevano parte del suo lato semplice», ha detto Brennan, «erano la sua uniforme. Il bello di un’uniforme è che non devi preoccuparti di cosa indossare la mattina».

Articoli Suggeriti
Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Leggi anche ↓
Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Non sarebbe meglio dimenticare il nostro passato sui social?

Il caso dei tweet di Elly Schlein è solo l'ultimo di una lunga serie in cui una persona diventata famosa viene giudicata per vecchie cose scritte sui social. Ma siamo sicuri che sia giusto?

Calenda: Endgame

Dopo il pessimo risultato alle elezioni regionali in Lazio e Lombardia, l'ascesa del leader di Azione sembra essersi bruscamente interrotta, tra candidature incomprensibili e sfuriate contro gli elettori.

di Studio
Tre giovani business che vogliono cambiare le regole, dal vivo, con Studio e Apple

Nello store Apple di piazza Liberty a Milano, nei primi tre giovedì di marzo Rivista Studio racconterà i protagonisti di tre realtà imprenditoriali che hanno innovato i propri ambiti.

Da Penguin Random House si stanno dimettendo tutti i dirigenti