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Era dai tempi di Uncut Gems che un film A24 non andava bene come Beau Is Afraid
È da quando A24 ha distribuito il primo trailer ufficiale che i fan di Ari Aster e Joaquin Phoenix contano i giorni che mancano all’uscita di Beau Is Afraid. A quanto pare questi fan sono tanti, perché adesso che finalmente il film è arrivato nelle sale sta andando benissimo. Vulture ha riportato che il box office statunitense ha registrato intorno ai 320 mila dollari di incassi, che corrispondono a circa 80 mila dollari per ogni cinema in cui il film è uscito a New York e Los Angeles, e cioè la media più alta dell’anno. È dai tempi di quel capolavoro di Uncut Gems (che però resta imbattuto) che non si vedeva un’affluenza così alta.
Beau Is Afraid (che da noi uscirà col titolo Beau ha paura, il 27 aprile) è l’opera più ambiziosa del regista di due degli horror più amati e celebrati degli ultimi anni, Hereditary e Midsommar: è costato 35 milioni dollari, quindi dovrà andare molto meglio sia del primo, che è costato 10 milioni ma ne ha incassati 82, che del secondo, che è costato 9 milioni e ne ha incassati 48. Beau dura 179 minuti, tanto che qualcuno l’ha definito «un attacco di panico della durata di tre ore».
Bella anche la recensione di David Fear su Rolling Stone (titolo: “Beau Is Afraid Is the Citizen Kane of Mommy-Issues Movies”) in cui il film viene descritto come «la commedia più terrificante e l’horror più divertente del 2023». Tutti sono d’accordo nell’affermare che è quasi impossibile riassumere la trama, al massimo si può dire che in qualche modo il film racconta la vita di un imprenditore di successo interpretato da Joaquin Phoenix (che nella locandina vediamo in varie età della sua vita). Nella sinossi ufficiale pubblicata da A24 si legge che il protagonista è «un paranoico che, nel tentativo di tornare a casa da sua madre, vive un’epica odissea».
Come sottolinea Vulture, per confermarsi un successo dopo l’ottimo esordio Beau Is Afraid dovrà mantenere il livello del primo weekend, anche quando verrà distribuito a livello nazionale il prossimo fine settimana. Non sarà facile: se Everything Everywhere All at Once e The Whale sono andati molto bene, abbiamo anche visto come Tár e Triangle of Sadness, sebbene acclamati dalla critica, non siano riusciti a conquistare il pubblico mainstream.