Lucky Red, distributore italiano del film, ha deciso di riportarlo in sala in occasione della Festa della Liberazione.
Un caffè in Germania ha festeggiato la riapertura regalando ai clienti dei cappelli per tenerli separati
Che le costrizioni, i regolamenti e le norme più rigide favoriscano la creatività lo sappiamo da sempre, e la storia dell’arte lo dimostra. Il Coronavirus, però, ci ha rinfrescato la memoria: costretti a casa, abbiamo riscoperto le nostre doti creative, forse anche troppo. Tra le mille dirette in cui blateriamo di qualsiasi argomento, gli esperimenti culinari da condividere coi follower e i tagli di capelli fai da te, ci siamo rimessi in gioco con le mani e la fantasia, retrocedendo a uno stadio infantile. Un altro modo per affrontare questo complicato momento è reinterpretare la mascherina come meglio possiamo, scegliendo quella più adatta al nostro “stile” o addirittura creandone una (senza dimenticare, però, che è sempre meglio usare le FFP1, FFP2 e FFP3, come da certificazione europea).
C’è poi chi ha dovuto inventare nuove soluzioni a nuovi problemi per motivi decisamente più seri e urgenti del desiderio di ammazzare la noia: ad esempio pubblicizzare un’attività, inventarsi un nuovo business o trovare il modo per rispettare le regole del distanziamento sociale continuando ad accogliere i clienti. Se esistesse un premio per questo genere di iniziative, di sicuro tra i vincitori ci sarebbe il Café Rothe di Schwerin, la capitale del Land Meclemburgo-Pomerania Anteriore (Germania), che per festeggiare la riapertura ha distribuito ai suoi clienti dei cappelli speciali che aiutano a mantenere tra loro la giusta distanza creati con i galleggianti per fare gli esercizi piscina.
«In questi tempi difficili è un piacere far sorridere gli altri», ha detto a Insider la proprietaria del bar, Jacqueline Rothe. La Germania ha iniziato un lento allentamento delle restrizioni alla fine di aprile. La maggior parte degli spazi commerciali è stata autorizzata a riaprire, anche se le pratiche di social distancing rimangono in atto e le maschere sono fortemente raccomandate dal governo.

Subito dopo la vittoria dell'Akatugawa Prize, il Premio Strega giapponese, la giovane autrice Rie Qudan ha detto di essersi fatta aiutare dall'AI per scrivere il romanzo. E di essersi trovata benissimo.