Hype ↓
20:53 venerdì 18 aprile 2025
Il 25 aprile Lucky Red riporta al cinema Porco rosso di Hayao Miyazaki Con delle proiezioni speciali per celebrare la Festa della Liberazione.
Google sta sviluppando un’intelligenza artificiale per parlare con i delfini Se tutto andrà secondo i piani, DolphinGemma ci aiuterà finalmente a capire cosa dicono e a comunicare con loro.
La Royal Philarmonic Concert Orchestra farà due concerti in cui suonerà la colonna sonora di Metal Gear Nella più prestigiosa delle cornici, anche: la Royal Albert Hall.
È uscito un libro con tutte le fotografie scattate da Corinne Day sul set del Giardino delle vergini suicide Pubblicato da Mack, è un'aggiunta indispensabile al kit di sopravvivenza di tutte le sad girl del mondo.
Un gruppo di giovanissimi miliardari sta organizzando delle gare di spermatozoi Il pubblico potrà seguire tutto in diretta streaming e anche scommettere sullo spermatozoo vincitore.
Jonathan Anderson è il nuovo Direttore creativo di Dior Men Debutterà a giugno, a Parigi, durante la settimana di moda maschile.
«Non siamo mai stati così vicini alla scoperta della vita su un altro pianeta» Lo ha detto il professor Nikku Madhusudhan, responsabile della ricerca dell'Università di Cambridge che ha trovato molecole compatibili con la vita sull'esopianeta K2-18b.
La locandina di Eddington, il nuovo film di Ari Aster, è un’opera d’arte, letteralmente Il regista presenterà il film in anteprima mondiale al prossimo Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio.

Avere trent’anni secondo Reitman

Young Adult: ridere amaramente di una trentenne (Charlize Theron) incapace di crescere

20 Marzo 2012

Èffiglio, direbbe Vulvia, ma non è del tutto vero, dato che meno di cinque anni fa Jason Reitman, figlio d’arte (di Ivan “Ghostbusters” Reitman) veniva giornalisticamente incasellato come «astro nascente del cinema americano».

Questo accadeva all’uscita di Juno, il film con Ellen Page minorenne incinta. Nel contempo, la boria di una certa fazione indie veniva colta – non a torto – da un rigurgito acido, sentendosi violata nell’intimo da una trentenne malcelata da una sedicenne che ascolta i Moldy Peaches e il cui unico cambiamento interiore non consiste nel prendere la “coraggiosa decisione” di avere un figlio, ma nel passare da “spocchiosa egoista con battute sterili” a “spocchiosa egoista con battute sterili che ha avuto un figlio”.

Ora, Reitman aveva già goduto di un esordio (ben più) brillante, con una serie sorprendente di corti e Thank you for smoking, ottima commedia con un unico colpetto di coda reazionario verso il finale (sottolineiamo qui come il colpo di coda reazionario sia una marca di stile del Reitman della maturità). L’approccio bidimensionale e fumettistico ai personaggi era perfettamente funzionale al film; il trattamento ipercoloristico delle scene verrà portato avanti nei film successivi, e avrà sempre una motivazione narrativa. Il film, basato su un romanzo, era stato scritto da Reitman stesso. Vedi un po’ cosa accade a circondarsi degli amici sbagliati: Reitman conosce Diablo Cody. Lei gli scrive Juno e vince un Oscar, va avanti realizzando una serie di deprecabili stronzate (United States of Tara, Jennifer’s Body). Poi, Reitman si appassiona a un romanzo sui «tagliatori di teste», lo riaggiorna alla crisi economica del 2008 e ne trae un suo film tipico: Personaggio Cinico colto in un punto critico della vita. A un certo punto, Personaggio Cinico avrà una qualche epifania, ma poi chissà. Ah, come è dura cambiare!

A questo punto del suo percorso, Reitman è unanimemente (e specialmente dal Festival del Cinema di Roma) osannato come il nuovo genio della commedia indipendente americana (lo è in parte: possiamo parlare di budget “indipendenti”, ma le case di produzione alle spalle – la Fox, la Paramount – non lo sono).

Arriviamo quindi a “Charlize-Theron-con-pretese-vuole-riprendersi-l’uomo-che-ama”: Young adult. Diablo Cody è tornata alla sceneggiatura; la gente, in sala, rideva istericamente, ma il film è uno dei più amari ritratti di trentenne che mai vedremo al cinema e non è – guai a chi pensa il contrario – una commedia. Semplicemente per il fatto che Cody è una macchina disumana e mostra compassione verso i personaggi soltanto quando in loro si innesca una sorta di cambiamento (qui si tratta di discesa agli inferi, ma la compassione emerge soltanto nei rari punti del film in cui il disprezzo sembra farsi da parte. Il mio accompagnatore, al cinema, l’ha definita «aridità passivo-aggressiva»). È come se, dopo Thank you for smoking, Reitman avesse la smania di rendere i propri personaggi nella maniera meno bidimensionale possibile. Non c’è niente di comico nel vedere una persona che si comporta unicamente in modo sbagliato in tutti i momenti sbagliati. O meglio, c’è, a patto che il personaggio non venga reso simpatico soltanto dalla serie di azioni goffe che compie. (È questo il caso).

Come “tragedia dell’età adulta” per un pubblico di massa, il film potrà funzionare ottimamente. Tutti recitano bene. Ci sono troppi primi piani perché si pensi anche solo di ridere. In Young adult c’è anche un buffo cagnetto.

(dal numero 7 di Studio, attualmente in edicola)

Articoli Suggeriti
Esisterà mai una città dei 15 minuti?

Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.

Cosa comporta avere un murales di Banksy sulla tua casa

Leggi anche ↓
Esisterà mai una città dei 15 minuti?

Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.

Cosa comporta avere un murales di Banksy sulla tua casa

Il New Yorker ha stroncato Le otto montagne

Sta per arrivare un nuovo album dei Dogstar, la band di Keanu Reeves

Tutte le produzioni hollywoodiane sono ferme per lo sciopero degli sceneggiatori

Presto potremmo vivere in un mondo senza tupperware perché Tupperware sta fallendo