Quello che a Demi Moore è successo con The Substance, a lei succede con il film di Gia Coppola appena arrivato al cinema: dopo tutto questo tempo, ci siamo accorti che Pamela Anderson è una grande attrice.
A sei anni da Parasite e dopo una lunghissima serie di rinvii, è finalmente uscito il nuovo film di Bong Joon-ho. Ed è già uno dei più strani e provocatori dell'anno.
Con Conclave potrebbe arrivare la sua prima candidatura all'Oscar, riconoscimento a una carriera, e a una vita, senza eguali.
La collana Mondadori era piena di storie di ragazzi-antieroi, di problemi con la legge, con la droga, con il sesso: la vacanza che diventa avventura, il sogno di tutti i ragazzini.
I Rodent Men e i Fruity Boys, Josh O'Connor e Jeremy Allen White: la bellezza maschile si è trasformata in trend, in mode in cui più che la bellezza stessa conta la stranezza.
Per strada in striminziti calzoncini sportivi, alle sfilate con striminziti calzoncini sartoriali, oggetto del desiderio di tutti, col Gladiatore II si prepara a diventare definitivamente un divo.
Mentre eravamo tutti impegnati a fare l'esegesi dei testi di Taylor Swift o ad aspettare il nuovo album di Rihanna, il pop americano aveva già scelto la sua prossima regina.
Dopo il successo pop di Povere creature!, il regista greco torna alle basi del cinema dissacrante e respingente che lo ha trasformato in un brand.
Se proviamo a pensare a scene di sesso che hanno fatto scalpore negli ultimi tempi, al cinema e in tv, ci vengono in mente solo scene gay: i rapporti sessuali etero sono diventati noiosi?
Il terzo disco della cantante è una sorta di ritorno alle origini malinconiche e macabre di When We All Fall Asleep, Where Do We Go?, un'autocelebrazione più simile a un diario che a un album.
È morto a 98 anni il regista e produttore, gran maestro del basso costo, scopritore di registi e attori, erogatore seriale di film di serie B (a volte anche Z), idolo dei cinefili snob.
Il suo nuovo film parla di corpi scolpiti, desideri e frustrazioni (non solo sessuali). Ma è soprattutto la prova dello status raggiunto dal regista, anche a Hollywood: quello di un autore che ormai può fare tutto.
Stufa dei cinecomic, Hollywood sembra aver già scelto la sua prossima ossessione: la vita, la morte e i miracoli dei musicisti.
Da "Running Up That Hill" a "Murder on the Dancefloor", sono tanti ormai i pezzi riscoperti grazie al cosiddetto effetto jukebox, risultato dell'incrocio tra la nostalgia pop e rielaborazione social.
Del nuovo film di Andrew Haigh si sta parlando soprattutto per la chimica tra i due protagonisti. Ma è un'opera che racconta molto più di una "semplice" storia d'amore e fantasmi.
Prima la reunion con Ben Affleck, poi la ripresa della sua filmografia romcom, adesso il nuovo disco a dieci anni dal precedente: J.Lo sta facendo di tutto per ricordarci che è ancora una popstar.