Numeri al posto di lettere, emoji, giochi di parole: i social stanno cambiando il nostro modo di scrivere, creando un alfabeto nuovo, misto, ma soprattutto ambiguo.
Dopo la pausa estiva, ricomincia la vita nei campus che l’anno scorso sono stati l’epicentro di proteste pro-Palestina. Manifestazioni che hanno evidenziato una contraddizione forse insanabile che riguarda il ruolo stesso dell’università negli Stati Uniti.
In Italia l'espressione ritorna ogni volta che si devono spiegare la politica negli Usa o personaggi come J.D. Vance. Ma la formula non descrive l'America reale, solo una versione esotica del Paese che esiste negli occhi di chi lo osserva da lontano.
È cominciata negli Stati Uniti e adesso, tra le elezioni europee e quelle francesi, è arrivata anche da noi: la guerra alla cultura woke, nuova ossessione delle destre internazionali.
Il nome di prodotti come i burger vegetali e l'impossible meat non è solo una questione di sovranismo linguistico: una parola nuova per definirli potrebbe contribuire alla loro accettazione.
Tra le categorie umane più antiche, presenti e rappresentate sui social ci sono loro: in inglese si chiamano humblebragger, persone dotate del talento di vantarsi e lamentarsi nello stesso momento.
È la domanda che si stanno ponendo i linguisti, riaprendo un dibattito cominciato da Turing negli anni '50: il punto è capire se le AI sono davvero capaci di parlare o se si limitano a imitare gli esseri umani.
Cosa possiamo capire del governo Meloni studiando le parole della neolingua della destra italiana, da nazione a sovranità alimentare.
La comunicazione di leader e partiti è stata caratterizzata dal ritorno di slogan piuttosto triti e da tentativi di innovazione che hanno prodotto meme a profusione.
I no-sic, i negazionisti della siccità, sono solo l'ultima incarnazione dei movimenti d'opinione che usano il no come suffisso, quelli che si oppongono sempre, a tutto, ormai anche alla realtà.
Nato per caso, è diventato un modo sempre più diffuso per dileggiare Biden e i democratici, con tanto di merchandising.
Perché è sempre più difficile trovare corrispondenze tra realtà e linguaggio, specie dopo la pandemia.
La pandemia ha aumentato i prestiti di parole che passando da una lingua all'altra cambiano di significato, come "smart working" (in italiano) o, appunto, "al fresco" (in inglese).
Ma quasi nessuno sembra aver capito cosa significhi.
La storia del termine inizia con un blog dei primi anni Duemila e finisce con l’inserimento nell’edizione 2021 del dizionario Zanichelli.
Rimozioni, omissioni e negazionismi: Trump ha continuato a girare attorno alla realtà. Funzionerà ancora?