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La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.
I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

30 Agosto 2022

L’Fsb – il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa – ieri ha identificato un uomo che avrebbe preso parte nell’organizzazione e nella realizzazione dell’attentato in cui il 20 agosto è morta Darya Dugina, la figlia di Aleksandr Dugin. Si tratterebbe del secondo colpevole dell’omicidio di Dugina scovato dall’Fsb, incaricato da Vladimir Putin di trovare i responsabili di questo «crimine vile e crudele». Per la sorpresa di nessuno, dalle indagini russe è subito emerso che una delle esecutrici dell’attentato è una donna ucraina, a quanto pare appartenente al battaglione Azov e mandata in missione in Russia per conto dei servizi segreti di Kiev. Accuse che, ovviamente, il governo ucraino ha fin qui sempre respinto. L’Fsb ha detto che dalle sue indagini risulta anche che la donna sarebbe stata aiutata dai servizi ucraini a fuggire in Estonia e che nel compiere l’attentato avrebbe avuto l’assistenza di almeno un altro membro di questa micidiale «cellula di terroristi e sabotatori», il misterioso Bogdan Kasyanov, nome in codice Tsyganenko, identificato ieri.

Di Tsyganenko/Kasyanov sono state anche diffuse le foto e un breve identikit. È sempre difficile trovare le parole per descrivere un uomo capace di un atto efferato come un attentato dinamitardo, ma in questo caso è molto più difficile a causa delle immagini di Tsyganenko/Kasyanov pubblicate dall’Fsb e dalle informazioni a esse allegate, rilanciate anche dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti sul suo canale Telegram ufficiale. In una delle foto, quella che in questo momento sta girando di più sui social, Kasyanov, come tutte le spie terroriste e sabotatrici che si rispettino, è nascosto tra le frasche di chissà quale città russa, pronto a compiere chissà quali crimini. Che Kasyanov, in quella foto, sia stato colto nell’atto di eseguire le volontà dell’Impero del Male – come il patriarca di Mosca Kirill aveva definito l’Occidente – lo si capisce da alcuni minuscoli dettagli: la pistola tenuta salda nella mano destra, il classico Ak-47 di rinforzo mantenuto in equilibrio nell’incavo del gomito sinistro e, soprattutto, il cappello da pirata che è parte della dotazione standard di quegli agenti ai quali i servizi affidano solo le missioni più delicate e pericolose.

Ma, stando alle informazioni rivelate dall’Fsb, Kasyanov non è solo un maestro del travestimento – chi sospetterebbe mai di un uomo con pistola, kalashnikov e copricapo da Barbanera che si aggira tra i cespugli – ma anche di molti altri fondamentali spionistici. Come chiunque abbia visto la serie tv The Americans sa bene, una buona spia deve essere capace di cavarsela anche nelle interazioni sociali e mondane. E secondo l’Fsb, anche in questo Kasyanov sarebbe un maestro. I servizi segreti russi, infatti, invitano i follower di Telegram a non farsi trarre in inganno dalle paciose apparenze di Kasyanov, dai «cuori, pony e simpatici orsetti» che decorano i suoi profili social o dalle seducenti foto in cui lo si vede in discoteca o in campagna con gli amici, immagini completate da didascalie in cui il temibile agente si definisce «istruttore di sesso», «amante della birra» e in cui invita a «prendere tutto dalla Pepsi» (Kasyanov avrebbe l’abitudine di consumare hashish usando una lattina di Pepsi, forse la sua unica debolezza, forse solo un altro strato della sua insuperabile copertura). Tutti questi dettagli sarebbero solo parte del “travestimento” di Kasyanov, un travestimento che però non è bastato a beffare gli eredi del Kgb.

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