Hype ↓
12:45 lunedì 31 marzo 2025
È il momento perfetto per guardare On Your Mark, l’unico video musicale mai realizzato dallo Studio Ghibli. Disegnato da Hayao Miyazaki in persona, nel 1995. Tutto a mano, ovviamente, come il vero stile Ghibli vuole.
La Casa Bianca ha pubblicato sui social la foto “ghiblizzata” di un’immigrata che viene espulsa. Dimostrando come la nuova funzione di ChatGPT possa essere usata a fini di discriminazione.
Hanno inventato una sigaretta elettronica con attaccato un Tamagotchi che muore se non fumi abbastanza. Nome provvisorio: Vape-a-gotchi.
C’è un tizio che sta partecipando a tutte le proteste in Turchia vestito da Pikachu. Marcia, fa cori contro Erdogan, scappa dalla polizia, tutto vestito da Pikachu. È diventato virale, ovviamente.
A causa dell’overtourism in Giappone si stanno “esaurendo” le terme. Troppi turisti, l'acqua termale non basta, i livelli hanno raggiunto minimi da record: danni della turistificazione, capitolo ennesimo.
La nuova versione di ChatGPT è bravissima a generare immagini nello stile dello Studio Ghibli. Una nuova funzione che ha (prevedibilmente) conquistato internet: sono già migliaia le immagini ghiblizzate, tra foto, meme e scene di film.
Dopo Mahmoud Khalil, negli Usa hanno arrestato un’altra studentessa pro Palestina. Si chiama Rumeysa Ozturk ed è stata arrestata e incarcerata senza che nei suoi confronti ci sia nessuna accusa.
L’archivio personale di Joan Didion è stato aperto al pubblico. Lo si può visitare presso la New York Public Library: contiene interviste, sceneggiature, appunti, lettere e ricette.

La copertina dell’Economist ha fatto incazzare anche l’ambasciatore italiano in Uk

21 Ottobre 2022

Inigo Lambertini è l’ambasciatore d’Italia nel Regno Unito e, come ammette lui stesso, ama leggere l’Economist «come tutti i diplomatici del mondo». Chissà cosa deve avere pensato l’ambasciatore Lambertini quando, seduto al tavolo della colazione, ha preso in mano l’ultimo numero dell’Economist, pronto a gustarsi chissà che reportage o approfondimento, e si è ritrovato davanti agli occhi la copertina con la donna-simbolo della nazione di Britaly, il Paese immaginario creato per spiegare agli inglesi la crisi del loro governo tramite il paragone con il Paese delle crisi di governo per eccellenza, l’Italia, appunto. Britaly, la nazione che ha il volto di Liz Truss, l’elmo dei centurioni, lo scudo a forma di pizza e una lancia a forma di forchetta con tanto di ciuffo di spaghetti a decorarne la punta.

Probabilmente Lambertini stava pensando alla lettera che avrebbe inviato alla redazione dell’Economist, pubblicata oggi sul sito e sui canali social dell’ambasciata italiana nel Regno Unito. «A remark from ambassador», c’è scritto sul profilo Twitter dell’ambasciata, breve introduzione alle osservazioni dell’ambasciatore sulla discussissima copertina. Lambertini fa i complimenti a tutta la redazione, da diplomatico e soprattutto da italiano: «Dedicate così tanta attenzione all’Italia, un Paese che i britannici amano molto». Un’attenzione, scrive Lambertini, confermata anche dall’ultima copertina dell’Economist. Peccato soltanto per tutti quei «vecchi stereotipi» con i quali l’avete tappezzata, aggiunge. Certo, nessuno nega che la pizza e gli spaghetti siano due delle cose per le quali l’Italia è conosciuta nel mondo. Ma magari, suggerisce Lambertini, la prima pagina di una rivista così prestigiosa sarebbe stata apprezzata di più se avesse dedicato lo stesso spazio che ha dedicato a pizza e spaghetti all’aeronautica, alla farmaceutica, alla biotecnologia o all’automotive, settori industriali nei quali l’Italia può vantare eccellenze pari a quelle dell’enogastronomia.

La breve lettera si chiude poi con una non tanto velata frecciatina: «Qualsiasi cosa deciderete, in questo modo fornireste un racconto dell’Italia più veritiero, tenendo anche in considerazione la vostra non tanto segreta ammirazione per il nostro modello economico».

Articoli Suggeriti
Una shitstorm come quella della cerimonia d’apertura di Parigi non si era mai vista nella storia delle Olimpiadi

Il rebranding di Tupperware per conquistare la Gen Z

Related ↓
Una shitstorm come quella della cerimonia d’apertura di Parigi non si era mai vista nella storia delle Olimpiadi

Il rebranding di Tupperware per conquistare la Gen Z

In Francia si discute di una polvere che si sniffa come la cocaina ma non è cocaina

C’è un motivo se nel Villaggio Olimpico non si può usare Grindr

Succession è finita ma gli scazzi tra i Murdoch continuano

Il primo trailer di A Complete Unknown, il biopic di Bob Dylan con Timothée Chalamet