Nello store Apple di piazza Liberty a Milano, nei primi tre giovedì di marzo Rivista Studio racconterà i protagonisti di tre realtà imprenditoriali che hanno innovato i propri ambiti.
Amazon farà una serie tv sequel di Blade Runner
Sembra arrivato il tempo delle serie televisive basate sui grandi cult visto che dopo The Rings of Power, spin-off ambientato nella Terra di Mezzo del Signore degli Anelli tolkieniano e House of the Dragon che racconta degli antenati dei Targaryen del Trono di Spade è anche il momento della serie tv su Blade Runner. Il nuovo prodotto firmato Amazon e intitolato Blade Runner 2099, come vi avevamo già raccontato, vede Ridley Scott, il regista del film originale del 1982, nel ruolo di produttore esecutivo mentre quello di showrunner spetterà a Silka Luisa (The Shining Girls). Questa volta è stata proprio Amazon a dare qualche informazione in più a The Hollywood Reporter sulla serie basata sull’iconico film di fantascienza, definendola «provocatoria». Vernon Sanders, il capo degli studi televisivi di Amazon, ha affermato di essere onorato «di poter proseguire il franchise di Blade Runner» e in particolare di essere profondamente fiducioso che «collaborando con Ridley, Alcon Entertainment, Scott Free Productions e la talentuosa Silka Luisa, Blade Runner 2099 sosterrà la genialità, i temi e lo spirito dei suoi predecessori cinematografici».
Il titolo implica che il prodotto sarà ambientato ben cinquant’anni dopo il sequel del film Blade Runner 2049 diretto da Denis Villeneuve nel 2017 e che quindi seguirà i suoi eventi, ma per ora ulteriori dettagli della trama sono tenuti nascosti. La serie sarà il primo trattamento live-action per la televisione, anche se, nel novembre del 2021 aveva debuttato una serie anime intitolata Blade Runner: Black Lotus firmata Adult Swim.

Mark Zuckerberg, Jeff Bezos, Elon Musk: hanno contribuito a costruire il mondo in cui viviamo e il modo in cui lo viviamo, ma ora sembrano intrappolati in una crisi di mezza età fatta di metaversi impossibili, colonizzazioni spaziali e licenziamenti di massa.

L'IA sta diventando sempre più usata in campo artistico e nella generazione di immagini. Anche le immagini delle storie del nuovo numero di Rivista Studio, realizzate da Vittorio Maria Dal Maso, sono state generate usando una serie di algoritmi.