Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Alexa avrebbe suggerito a un bambino come prendere la scossa
Pare che Amazon sia molto preoccupata per Alexa. L’azienda di Jeff Bezos investe ogni anno milioni di dollari per aggiungere nuove funzioni al suo assistente vocale eppure i consumatori si limitano a usarla sempre per le solite due o tre cose. Di conseguenza, anche chi la compra e all’inizio mostra un certo entusiasmo per il nuovo device, presto finisce per annoiarsi: secondo una ricerca interna dell’azienda, un cliente su quattro smette di utilizzare Alexa passate appena due settimane dall’acquisto.
Insomma, l’aggeggio non passa un buon momento. Non le farebbe male un po’ di buona pubblicità e, invece, adesso si scopre che l’assistente vocale di Amazon avrebbe un gusto perverso per le challenge che mettono a rischio l’incolumità dei bambini. Il 26 dicembre una madre ha postato su Twitter uno screenshot che mostrava la cronologia delle attività recenti del suo dispositivo Alexa: nell’elenco delle attività svolte dall’assistente vocale compare una sfida lanciata in risposta alla richiesta del figlio della donna. Si legge: «La sfida è semplice: infila un caricabatterie per telefoni nella presa della corrente, lasciando i “denti” scoperti per metà della loro lunghezza. Poi prendi una moneta e con quella tocca il pezzo dei denti del caricabatterie rimasto scoperto». Se il bambino lo avesse fatto, avrebbe preso la scossa. A quanto pare, Alexa avrebbe preso spunto da un articolo in cui questa “sfida” veniva definita pericolosa e in cui si citavano altri articoli che riportavano la notizia di una challenge simile diffusa su TikTok.
OMFG My 10 year old just asked Alexa on our Echo for a challenge and this is what she said. pic.twitter.com/HgGgrLbdS8
— Kristin Livdahl (@klivdahl) December 26, 2021
«Appena abbiamo saputo di questo errore, ci siamo adoperati immediatamente per correggerlo», questa la dichiarazione concessa da Amazon alla Bbc. Kristin Livdahl, la donna dal cui tweet il caso ha avuto origine, ha twittato un aggiornamento sulla questione: ora Alexa non risponde più alla richiesta di fornire idee per una challenge. Va detto che Amazon non è l’unica azienda ad essere incappata in problemi di questo tipo nell’ultimo periodo: ad ottobre, per esempio, in mezzo alla polemica ci finì Google. Un utente mostrò che chiedendo al motore di ricerca cosa fare in caso di una crisi epilettica, venivano mostrati dei featured snippet contenti i consigli presi da una pagina web che descriveva cosa non fare in caso di crisi epilettica. Ora, secondo quanto riporta The Verge, anche questo errore è stato corretto.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.