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14:53 sabato 12 aprile 2025
Spike Lee ha dovuto annunciare da solo la sua partecipazione a Cannes perché a Cannes si sono dimenticati di lui Nella categoria Fuori Concorso con il suo film Highest 2 Lowest, remake di un film di Akira Kurosawa.
È stato introdotto un codice Ateco per la prostituzione e sta già facendo discutere E l'Istat è dovuta intervenire per chiarire che il codice 96.99.92 non significa che la prostituzione in Italia sia stata legalizzata.
I film selezionati al Festival di Cannes di cui parleremo tutti Oggi è stata annunciata la selezione ufficiale dell'edizione 2025 e la macchina dell'hype si è già messa in moto.
Nella nuova edizione Adelphi, Lamento di Portnoy di Philip Roth si chiamerà soltanto Portnoy Dal 20 maggio, Roth entra a far parte del catalogo Adelphi con un nuovo titolo e una nuova traduzione, curata da Matteo Codignola.
Adolescence tornerà con una seconda stagione La Plan B Entertainment, società di Brad Pitt che ha prodotto la prima stagione, ha confermato che si sta già lavorando sulla prossima.
Il Gruppo Prada ha acquisito Versace da Capri Holdings L'operazione da 1,2 miliardi di euro riporterà la proprietà dello storico marchio in Italia.
Il ritorno molto atteso dei Cani è arrivato a sorpresa Si intitola post mortem il nuovo album di Niccolò Contessa, uscito ben nove anni dopo il precedente Aurora.
C’è un drama in corso tra il creatore e il compositore di White Lotus Cristóbal Tapia de Veer ha lasciato improvvisamente lo show e Mike White è rimasto abbastanza scioccato.

Il 2020 di Rivista Studio e un numero speciale

L'editoriale del direttore dal nuovo numero in edicola, Incontrarsi, curato a quattro mani con Alessandro Borghi.

03 Dicembre 2020

Il 2020 di Rivista Studio, nella sua versione di carta, lo chiudiamo con questo bilancio: quattro numeri, due dei quali fatti in gran parte in regime di lockdown o semi lockdown, insomma lavorando più da casa che in redazione, con grandi impedimenti anche a livello produttivo, senza viaggiare o facendolo molto poco. Quattro numeri che hanno avuto otto soggetti in copertina, cinque donne e tre uomini, sette italiani e un’americana (ma protagonista di una serie tv che ha anima e cuore qui da noi), cinque sotto i venticinque anni, nessuno sopra ai cinquanta. Fra i nostri sette personaggi di copertina, contiamo due musicisti, un attore, una fotografa, un’autrice e attivista, un direttore creativo, un’autrice e youtuber. Sei di loro non erano mai stati in cover.

Un bilancio che mi sembra certifichi bene due cose, due promesse che ci eravamo fatti: la prima è quella di provare a interpretare questo 2020 surreale cercando il più possibile di continuare a raccontare delle storie, di cui si avverte un gran bisogno in giro, e farlo al nostro meglio, tenendo conto di cosa sta succedendo ma non derogando da quello che ci interessa fare con Rivista Studio: raccontare l’attualità culturale e le sue continue evoluzioni. Dall’altra, sempre per via di quello che ci interessa, cercare di accompagnare mediaticamente un panorama creativo italiano che dal pop alle nicchie, dall’intrattenimento all’impegno, sta cambiando profondamente, spesso senza un’attenzione adeguata da parte di chi fa il nostro mestiere.

Infine, il nuovo numero, con uno speciale curato insieme ad Alessandro Borghi, che ringrazio e che sono contento di aver conosciuto e di aver invitato a fare un pezzo di strada insieme. Non anticipo nulla di quanto abbiamo fatto con lui, lo leggerete da voi, ma quello che ci tengo a dire è che Alessandro, oltre a essere un attore di prima grandezza, è il paradigma di quello che intendiamo noi quando diciamo che alla cultura pop e alle scene creative italiane servono persone nuove: con la voglia di guardare fuori dai nostri confini senza esterofilia di facciata, di unire nicchie e mainstream, di giocare con i ferri del mestiere senza smettere di prenderlo molto sul serio. Per questo per noi è un piacere vero averlo come curatore di questo numero.

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