Subito dopo la vittoria dell'Akatugawa Prize, il Premio Strega giapponese, la giovane autrice Rie Qudan ha detto di essersi fatta aiutare dall'AI per scrivere il romanzo. E di essersi trovata benissimo.
Chi ha detto che Facebook è in crisi?
Come si evince dalla mole di web-chiacchiericcio degli ultimi giorni, è probabile che Facebook, nella primavera di quest’anno, faccia il grande passo da anni atteso e decida di quotarsi in borsa – l’esempio da seguire è chiaramente quello di Google, entrato a Wall Street con una valutazione di venti miliardi di dollari che si è decuplicata in men che non si dica. Certo c’è, specialmente tra gli utenti, chi si preoccupa degli ultimi movimenti di Zuckerberg: gli argomenti spaziano dalla privacy alla pubblicità (quest’ultima, probabilmente, dovrà aumentare dopo la quotazione). Ancora, ci sono timori per il mutamento dello scopo iniziale del social network, e infine qualcuno sostiene che la bolla infine scoppierà e gli utenti andranno altrove. Dove? Twitter, forse. Eppure, come dimostra questa infografica elaborata da statista.com, i numeri di Facebook sembrano tutto fuorché in calo.

Subito dopo la vittoria dell'Akatugawa Prize, il Premio Strega giapponese, la giovane autrice Rie Qudan ha detto di essersi fatta aiutare dall'AI per scrivere il romanzo. E di essersi trovata benissimo.