Hype ↓
20:46 sabato 19 aprile 2025
Il 25 aprile Lucky Red riporta al cinema Porco rosso di Hayao Miyazaki Con delle proiezioni speciali per celebrare la Festa della Liberazione.
Google sta sviluppando un’intelligenza artificiale per parlare con i delfini Se tutto andrà secondo i piani, DolphinGemma ci aiuterà finalmente a capire cosa dicono e a comunicare con loro.
La Royal Philarmonic Concert Orchestra farà due concerti in cui suonerà la colonna sonora di Metal Gear Nella più prestigiosa delle cornici, anche: la Royal Albert Hall.
È uscito un libro con tutte le fotografie scattate da Corinne Day sul set del Giardino delle vergini suicide Pubblicato da Mack, è un'aggiunta indispensabile al kit di sopravvivenza di tutte le sad girl del mondo.
Un gruppo di giovanissimi miliardari sta organizzando delle gare di spermatozoi Il pubblico potrà seguire tutto in diretta streaming e anche scommettere sullo spermatozoo vincitore.
Jonathan Anderson è il nuovo Direttore creativo di Dior Men Debutterà a giugno, a Parigi, durante la settimana di moda maschile.
«Non siamo mai stati così vicini alla scoperta della vita su un altro pianeta» Lo ha detto il professor Nikku Madhusudhan, responsabile della ricerca dell'Università di Cambridge che ha trovato molecole compatibili con la vita sull'esopianeta K2-18b.
La locandina di Eddington, il nuovo film di Ari Aster, è un’opera d’arte, letteralmente Il regista presenterà il film in anteprima mondiale al prossimo Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio.

Zadie Smith non vuole che sua figlia si guardi troppo allo specchio

22 Agosto 2017

“Le donne sono pazze a perdere tutto questo tempo per truccarsi”, è il titolo di un articolo uscito sul Times che parla di Zadie Smith e del suo parere sull’abitudine femminile di dedicare parte della propria routine quotidiana al make up. L’autrice di Denti bianchi confessa di essere rimasta molto turbata dalla vanità (o forse l’insicurezza?) di sua figlia di 7 anni e dichiara di averla convinta a limitare il tempo passato davanti allo specchio a soli 15 minuti. Una quantità di tempo irrisoria, considerato che ci troviamo nell’era dei tutorial (per un contouring fatto come si deve ci può volere anche mezz’ora) e del finto aspetto acqua e sapone (frutto in realtà di innovativi interventi chirurgici, fondotinta lussuosi, tatuaggi indelebili che colorano labbra e sopracciglia, allungamento delle ciglia).

Bisogna dire che Zadie Smith è una donna “oggettivamente bella”, dettaglio che fa apparire il suo commento un po’ fastidioso. Non solo, infatti, il momento del makeup può essere per una donna un rituale godibilissimo (è così rilassante conoscere il proprio viso e come un pittore dipingerlo con stratificazioni di creme, fondotinta, ombretti opalescenti, rossetti, mascara – forse lo stesso piacere che provano alcuni uomini facendo la barba). Spesso può anche aiutare a correggere i difetti, permettendo a una donna imperfetta di esporsi al mondo con una maggiore sicurezza di sé. Truccarsi non è soltanto un modo per esaltare una bellezza naturale (“sei più bella quando non ti trucchi”, dicono i fidanzati più irritanti) ma è anche un filtro, uno schermo che protegge dalla crudeltà degli sguardi.

A destare i commenti più acidi alla dichiarazione dell’autrice di Della bellezza è l’idea di limitare la libertà della giovanissima figlia. Il concetto di base delle affermazioni di Smith potrebbe ricordare un bellissimo passaggio del besteller 2016 The girls di Emma Cline o le riflessioni della protagonista dei romanzi di Elena Ferrante, in cui maschi e femmine vengono messi a confronto: in teoria, nel periodo della crescita e della trasformazione da bambini in adolescenti, le ragazze iniziano a ossessionarsi con il proprio aspetto e il desiderio di piacere mentre i maschi esplorano la realtà che li circonda e imparano cose nuove. «Mentre tu perdi tempo davanti allo specchio, tuo fratello si infila una maglietta bianca e va a scoprire il mondo», questo più o meno quello che Zadie Smith dice a sua figlia.

Articoli Suggeriti
Esisterà mai una città dei 15 minuti?

Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.

Cosa comporta avere un murales di Banksy sulla tua casa

Leggi anche ↓
Esisterà mai una città dei 15 minuti?

Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.

Cosa comporta avere un murales di Banksy sulla tua casa

Il New Yorker ha stroncato Le otto montagne

Sta per arrivare un nuovo album dei Dogstar, la band di Keanu Reeves

Tutte le produzioni hollywoodiane sono ferme per lo sciopero degli sceneggiatori

Presto potremmo vivere in un mondo senza tupperware perché Tupperware sta fallendo