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Ricordi da spiaggia

Secchielli, gabbiani, gelati e camere in affitto: gli archetipi delle vacanze marine nelle foto di Matt Cardy.

30 Agosto 2016

Quanti tipi di mare esistono, come esperienza di stare sdraiati su una spiaggia, con l’acqua davanti, in cui nuotare, camminare, immergersi? Alcune macro-categorie potrebbero formarsi andando a distinguere, come prima cosa, differenti zone geografiche: l’andare al mare in una località turistica Ligure ha pochissimi tratti in comune con l’andare al mare in un’isola greca. Eppure, anche la geografia può essere fallace: perché la stessa, affollata, spiaggia ligure, può essere molto vicina ad alcune lontane ma ugualmente affollate spiagge thailandesi, o cinesi, o russe. Per quanto riguarda l’esperienza di bagnanti europei, tuttavia, ci sono delle immagini archetipiche del mare, della spiaggia, della balneazione. Sono spesso legate alla nostra infanzia, al racconto di un mare domestico, vicino, poco selvaggio.

Nelle fotografie di questa serie dell’inglese Matt Cardy ritroviamo alcune di quelle immagini: i gabbiani, le conchiglie sulla sabbia, i coni gelato, i giochi colorati da bambini, le creme solari, le insegne degli affittacamere (in varie lingue: camere, oppure zimmer, oppure, come qui, vacancies). Le foto fanno parte di un portfolio intitolato British Seaside in Close-up, e sono state scattate tra Weymouth e Weston-super-mare, due località dell’Inghilterra del sud, la prima sulla costa del Dorset, la seconda su quella del Somerset. Guardando le città dal satellite, o dall’archivio di Google Images, sono località esteticamente estranee a chi è cresciuto nell’Europa meridionale, a contatto con l’estetica del Mediterraneo. Eppure, le divergenze si affievoliscono, e aumentano le affinità, mano a mano che l’obiettivo del fotografo aumenta il fuoco, chiudendosi sul close-up.

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