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Il 25 aprile Lucky Red riporta al cinema Porco rosso di Hayao Miyazaki Con delle proiezioni speciali per celebrare la Festa della Liberazione.
Google sta sviluppando un’intelligenza artificiale per parlare con i delfini Se tutto andrà secondo i piani, DolphinGemma ci aiuterà finalmente a capire cosa dicono e a comunicare con loro.
La Royal Philarmonic Concert Orchestra farà due concerti in cui suonerà la colonna sonora di Metal Gear Nella più prestigiosa delle cornici, anche: la Royal Albert Hall.
È uscito un libro con tutte le fotografie scattate da Corinne Day sul set del Giardino delle vergini suicide Pubblicato da Mack, è un'aggiunta indispensabile al kit di sopravvivenza di tutte le sad girl del mondo.
Un gruppo di giovanissimi miliardari sta organizzando delle gare di spermatozoi Il pubblico potrà seguire tutto in diretta streaming e anche scommettere sullo spermatozoo vincitore.
Jonathan Anderson è il nuovo Direttore creativo di Dior Men Debutterà a giugno, a Parigi, durante la settimana di moda maschile.
«Non siamo mai stati così vicini alla scoperta della vita su un altro pianeta» Lo ha detto il professor Nikku Madhusudhan, responsabile della ricerca dell'Università di Cambridge che ha trovato molecole compatibili con la vita sull'esopianeta K2-18b.
La locandina di Eddington, il nuovo film di Ari Aster, è un’opera d’arte, letteralmente Il regista presenterà il film in anteprima mondiale al prossimo Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio.

Il brutto della diretta

Inviati televisivi sullo sfondo di paesaggi disastrati o casuali: la serie fotografica Tv Anchors di Martin Kollar.

27 Luglio 2016

Nato nel 1971, slovacco ma residente a Praga, Martin Kollar ha pubblicato tre libri: Nothing Special (Actes sud 2008), Cahier (Diaphane 2011), Field trip (Mack 2013). Il suo stile riesce a essere allo stesso tempo umoristico e inquietante, nelle immagini sembra esserci sempre qualcosa di strano e fuori posto, ma si legge anche qualcosa di più profondo sulle persone e il mondo. Come in questa piccola serie scattata in diversi luoghi del pianeta (Los Angeles, New Orleans, Cannes, San Diego, Bratislava), che ritrae inviati televisivi sullo sfondo di paesaggi disastrati o casuali. Quello che sta intorno a una diretta, ma non si vede, perché paradossalmente, pur essendo cronaca della realtà, il collegamento di un telegiornale con un suo inviato deve perlopiù rispondere a dei canoni di pulizia e non casualità.

Raccontando il modo in cui queste foto sono state scattate Kollar ha detto: «I soggetti lavorano tutti nei media e quindi non fanno neanche caso alla camera, l’unica cosa di cui si preoccupano è che nessuno faccia rumore nel momento in cui parlano».

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