Hype ↓

Un giorno su Facebook gli utenti deceduti saranno più di quelli vivi

07 Marzo 2016

In questo momento Facebook conta l’impressionante numero di 1 miliardo e mezzo di utenti. Digital Beyond è una società che si occupa di un campo finora solo relativamente esplorato, quello della “online legacy”: che ne sarà dei nostri profili social in corrispondenza delle nostre morti? I dati raccolti da Digital Beyond, spiega Fusion, rivelano che su Facebook sono già presenti milioni di profili di persone decedute, spesso usati dai loro cari per ricordarle.

Kristen Brown di Fusion ha chiesto a dodici periti di statistica di calcolare quando arriverà il giorno in cui i profili di Facebook appartenuti a persone defunte supereranno in numero quelli gestiti da vivi, ricevendo undici rese alla complessità del calcolo. Un dottorando dell’Università del Massachusetts, Hachem Sadikki, ha però scelto di incrociare la demografia degli utenti di Facebook, i ritmi della sua crescita e i dati sui decessi dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie americani per arrivare a un modello di previsione. Continuando a questi ritmi, l’anno in cui i profili-memoriale di Facebook prenderanno il sopravvento sarà il 2098.

fair

Ovviamente il modello ha delle pecche intrinseche: dà per scontato che il profilo di ogni persona deceduta verrà tramutato in uno spazio dedicato al ricordo, per cominciare, e poi utilizza dati demografici nordamericani, applicandoli su scala globale. Non è tuttavia la prima volta che qualcuno si avventura in questo calcolo: nel 2013 Randall Munroe, autore della web comics XKCD, aveva prospettato questo macabro momento storico fissandolo o attorno al 2060 o al 2130.

Articoli Suggeriti
Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Leggi anche ↓
Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Non sarebbe meglio dimenticare il nostro passato sui social?

Il caso dei tweet di Elly Schlein è solo l'ultimo di una lunga serie in cui una persona diventata famosa viene giudicata per vecchie cose scritte sui social. Ma siamo sicuri che sia giusto?

Calenda: Endgame

Dopo il pessimo risultato alle elezioni regionali in Lazio e Lombardia, l'ascesa del leader di Azione sembra essersi bruscamente interrotta, tra candidature incomprensibili e sfuriate contro gli elettori.

di Studio
Tre giovani business che vogliono cambiare le regole, dal vivo, con Studio e Apple

Nello store Apple di piazza Liberty a Milano, nei primi tre giovedì di marzo Rivista Studio racconterà i protagonisti di tre realtà imprenditoriali che hanno innovato i propri ambiti.

Da Penguin Random House si stanno dimettendo tutti i dirigenti