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Il problema di Airbnb col sesso

25 Novembre 2015

Qualche mese fa, su Reddit, è comparso un thread dell’utente airbnbsex che domandava se qualcuno, durante una transazione su Airbnb, avesse mai condiviso il letto con un ospite. Le risposte sono state in alcuni casi affermative, altre volte no. Altre ancora addirittura preoccupate. Diversi utenti hanno ammesso di aver avuto relazioni con i loro ospiti, e qualcuno ha cominciato a preoccuparsi della posizione della start up di San Francisco (che proprio nei primi giorni di novembre ha vinto il referendum che voleva imporre nella città californiana una riduzione nel numero di transazioni). L’utente bayerk ha infatti scritto: «Sono sicuro che accade relativamente spesso, ma credo che se si utilizza la propria camera su Airbnb solo per rimorchiare, la compagnia dovrebbe cominciare a porsi delle domande». Non è comunque la prima volta che il problema arriva in superficie: qualche anno fa su Quora alcuni utenti avevano domandato se fossero stati gli unici ad avere fatto sesso con i loro ospiti/host. La risposta è stata: no.

Designer Robin Bell at Airbnb's Hello LA event in The Arts District on Sunday, September 29, 2013 in Los Angeles.

Alcune di queste storie sono state raccolte da Business Insider: la francese Marion (di cui non è riportato il cognome) ha raccontato di essere finita a letto col suo fascinoso host quarantenne, dopo essere usciti insieme per una birra. Qualcun altro ha invece rivelato di aver pensato d’utilizzare Airbnb per rimediare un appuntamento o una fidanzata. Ma quand’è che questo comincia a diventare un problema serio per l’azienda? Quando gli incontri, le storie, le relazioni non sono più consensuali. Come successo a Susy Anese, italiana in visita a Parigi, che si è ritrovata a dover letteralmente scappare dal suo host dopo i ripetuti tentativi di molestia. Lo scorso luglio invece, Jacob Lopez ha denunciato alla polizia d’esser stato stuprato da due transessuali mentre si trovava a Madrid. Intervistata da Business Insider Sofia Gkiousou, public-policy manager di Airbnb, ha dichiarato: «Dobbiamo dare alle persone la sicurezza di condividere i propri spazi con gli altri, ma anche che le persone che si recano presso quegli spazi siano al sicuro».

L’attuale sicurezza di Airbnb infatti sembra totalmente delegata al sistema delle recensioni, che portano alla cancellazione di un utente dopo un certo numero di feedback negativi. In proposito Debbie Wossok, presidente della Sharing Economy Uk (ente di cui lo stesso Airbnb fa parte), ha dichiarato: «La sharing economy deve provare a sviluppare un marchio di fiducia, che possa essere utilizzato da tutti gli operatori nella sharing. Qualcosa che permetta le compagnie di essere riconosciute come affidabili. Siamo sicuri che il sistema delle recensioni possa bastare?».

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