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L’insospettabile ruolo dei sikh nella produzione del Parmigiano

26 Giugno 2015

Il formaggio italiano più famoso del mondo, il Parmigiano Reggiano, deve buona parte della sua fortuna a una comunità indiana, quella dei sikh. È infatti il popolo originario del Punjab, spiega sul suo magazine la BBC, a fornire molta della forza lavoro necessaria per la produzione di ciò che all’estero è noto come Parmesan (e di cui, tra le altre cose, parliamo anche nel nostro nuovo numero sull’Italian taste, che trovate in edicola). Molti sikh negli anni hanno trovato casa e lavoro nella zona di Pianura padana compresa tra Parma e Reggio Emilia.

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Una tipica giornata di lavoro nelle fattorie della zona prevede due turni: uno dalle 4 alle 8 di mattina, e il secondo dalle 14.30 alle 18.30. Si lavora sette giorni a settimana, perché le mucche vanno munte tutti i giorni. «Ci svegliamo molto presto per pregare, ed è per questo che fa per noi», ha commentato Amritpal Singh, la cui famiglia si è trasferita in Italia quando lui aveva cinque anni. L’agricoltura praticata è simile a quella del Punjab, inoltre, e il clima nella piana è tendenzialmente caldo e umido. Novellara, in provincia di Reggio Emilia, è uno dei comuni simbolo di questo fenomeno. Il suo sindaco, Elena Carletti, ha dichiarato al magazine del media inglese che, per tutti i motivi appena elencati, qui la comunità indiana si sente a casa.

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