Hype ↓
18:26 sabato 19 aprile 2025
Il 25 aprile Lucky Red riporta al cinema Porco rosso di Hayao Miyazaki Con delle proiezioni speciali per celebrare la Festa della Liberazione.
Google sta sviluppando un’intelligenza artificiale per parlare con i delfini Se tutto andrà secondo i piani, DolphinGemma ci aiuterà finalmente a capire cosa dicono e a comunicare con loro.
La Royal Philarmonic Concert Orchestra farà due concerti in cui suonerà la colonna sonora di Metal Gear Nella più prestigiosa delle cornici, anche: la Royal Albert Hall.
È uscito un libro con tutte le fotografie scattate da Corinne Day sul set del Giardino delle vergini suicide Pubblicato da Mack, è un'aggiunta indispensabile al kit di sopravvivenza di tutte le sad girl del mondo.
Un gruppo di giovanissimi miliardari sta organizzando delle gare di spermatozoi Il pubblico potrà seguire tutto in diretta streaming e anche scommettere sullo spermatozoo vincitore.
Jonathan Anderson è il nuovo Direttore creativo di Dior Men Debutterà a giugno, a Parigi, durante la settimana di moda maschile.
«Non siamo mai stati così vicini alla scoperta della vita su un altro pianeta» Lo ha detto il professor Nikku Madhusudhan, responsabile della ricerca dell'Università di Cambridge che ha trovato molecole compatibili con la vita sull'esopianeta K2-18b.
La locandina di Eddington, il nuovo film di Ari Aster, è un’opera d’arte, letteralmente Il regista presenterà il film in anteprima mondiale al prossimo Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio.

Curb your enthusiasm

20 Luglio 2011

Da pochissimo, per l’esattezza il 10 luglio, è partita l’ottava stagione di una delle poche serie televisive per cui vale la pena vivere: Curb Your Enthusiasm. In Italia, scopro ora, è stata mandata in onda da Jimmy nel 2005 e quest’anno se l’è accaparrata FX. Ma non voglio neanche sapere se è stata tradotta, come è stata tradotta e che fine ha fatto. Preferisco non saperlo, giuro. Deduco che non dev’essere andata benissimo, visto che comunque non sono in tanti a conoscerla. E qui possiamo aprire l’angolo indignazione. Agitando furiosi i pugnetti e gridando: “Non sapete quello che vi perdete!”, ricordiamo che in otto stagioni C.Y.E. s’è guadagnata 34 candidature agli Emmy e 5 pure ai Golden Globes. Non solo: Larry David, il creatore e protagonista, è stato anche scelto come protagonista di Basta che Funzioni, pellicola diretta da Woody Allen nel 2009. Anche questo però, non è servito a far capire a noi italiani una cosa fondamentale: Larry David è un semidio, un bene culturale inestimabile, da difendere con la vita. Adesso apro una parentesi dove vi racconto chi è Larry David, poi vi spiego perché questo folle e incontrollato amore.

Lawrence Eugene David è nato 64 anni fa a Brooklyn. Ebreo, ha studiato a Brooklyn per poi trasferirsi in Maryland per l’università, dove s’è portato a casa due bachelor: uno in Storia e uno in Business. All’inizio degli anni ’70 passa cinque anni nell’esercito. Finito questo periodo, Larry comincia a lavorare come stand up comedian. Contemporaneamente fa l’autista, ripara televisori e lavora come commesso. Dopo anni di pratica e piccoli spettacoli, tra il 1980 e l’82, diventa uno degli scrittori dello Show della ABC, Friday. Grazie a quest’esperienza, viene scelto per scrivere degli sketch per la stagione 1984-’85 del Saturday Night Live. Le cose vanno tutt’altro che bene, visto che in tutto l’anno viene mandato in onda un suo solo scketch. Ma il nostro non demorde: nel 1989 incontra e comincia a lavorare con il comico Jerry Seinfield. Il risultato è l’incredibile Seinfield, semplicemente uno degli show più famosi e divertenti della storia dell’umanità. Anche se ovviamente tutti impazziscono per il protagonista della serie, Larry David è l’uomo dietro le quinte: in tutto ha scritto 62 episodi, tra cui il famosissimo The Contest che è al primo posto nella classifica “TV’s Top 100 Episodes of All Time” di TV Guide. Diciannove nomination agli Emmy – di cui due vinti – e il raggiungimento di una fama e di un successo assolutamente senza precedenti. Per farvi capire di che cifre stiamo parlando: è stato calcolato che nel 1998, Larry David ha guadagnato solo grazie a Seinfield 250 milioni di dollari. Rileggete: 250 milioni di dollari. In un anno.

Poi la svolta: nel 1999 scrive per la HBO Larry David: Curb Your Enthusiasm, un mockumentary (un finto documentario) incentrato su di lui che, dopo l’enorme successo di Seinfield, vuole tornare a fare spettacoli di stand up. Lo show è un successo e spinge Larry a portare avanti questo progetto, creando (a 53 anni) la serie Curb Your Enthusiasm. Di cosa parla? Di Larry David. Basta, solo di quello, non c’è altro. Senza se e senza ma, è lo show più egocentrico che sia mai esistito. Ma meno male che esiste. Abbandonato il mock dello speciale, s’è scelto di realizzare una serie che ha molto a che vedere con il cinema verità. Quello che si racconta è la pura e semplice quotidianità di uno sceneggiatore di enorme successo in quel di Los Angeles. Un uomo sposato, che ha una cerchia ristretta di amici, che ha un lavoro, che va a mangiare al ristornate, che va al cinema, a cui succedono le cose della vita. Niente di più, niente di meno. La cosa incredibile è il modo con cui il tutto viene messo insieme. Larry David scrive la storia, ma non esiste sceneggiatura. Gli attori sono liberi di improvvisare sul set, seguendo il canovaccio. Questo rende il tutto incredibilmente reale e concreto, anche nei momenti più squisitamente deliranti.

E poi, soprattutto, c’è lui. Larry David è esattamente come si dovrebbe invecchiare. Larry David è un uomo dotato, non solo di un senso dell’umorismo clamoroso, ma di un’infinita serie di paturnie, convinzioni, stereotipi, preconcetti straordinari. Larry David è stupendamente gretto e cattivo. Non ha rispetto per nulla e per nessuno e il più delle volte le puntate sono incentrate su di lui che deve chiedere scusa a qualcuno. C.Y.E. è un elogio di quell’individualismo ed egoismo secondo il quale tutti noi vorremmo vivere, comandati solo ed unicamente dai nostri dogmi, ma che troppo spesso siamo costretti a celare. Quest’unicità si rispecchia nelle microtrame al centro degli episodi della serie che, in barba a qualsiasi political correctness, rischiano ogni anno di far chiudere la HBO. In questi anni Larry ha preso in giro storpi e balbuzienti. È diventato amico di un maniaco sessuale solo perché questo era un suo fan. Ha insultato neri, italiani e omosessuali. Se l’è presa con bambini e vecchi. Ha sparso urina su un quadro di Gesù Cristo e, da ebreo, ha fatto finta di essere praticante per pure questioni economiche. Quando il suo migliore amico gli ha chiesto un rene per non morire, ha fatto di tutto per non darglielo. Larry David non ha paura di ridere di nulla o di mostrarsi (peggio di) com’è. A metà strada tra finzione e realtà, a 64 anni e probabilmente con un conto in banca pari al PIL di qualche stato nord africano, rimane il più punk di tutti.

Articoli Suggeriti
Esisterà mai una città dei 15 minuti?

Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.

Cosa comporta avere un murales di Banksy sulla tua casa

Leggi anche ↓
Esisterà mai una città dei 15 minuti?

Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.

Cosa comporta avere un murales di Banksy sulla tua casa

Il New Yorker ha stroncato Le otto montagne

Sta per arrivare un nuovo album dei Dogstar, la band di Keanu Reeves

Tutte le produzioni hollywoodiane sono ferme per lo sciopero degli sceneggiatori

Presto potremmo vivere in un mondo senza tupperware perché Tupperware sta fallendo