Hype ↓

Mentire sul curriculum: infografica

11 Aprile 2013

Tempi duri, si sa, per chi cerca lavoro. E, ancor più, per chi si affaccia per la prima volta sul mondo del lavoro. In Italia, per dirne una, il tasso di disoccupazione è dell’11,6% (dati Istat riferiti al mese di febbraio). Ma tra i giovani (per le statistiche: tra i 15 e i 24 anni, l’incidenza dei disoccupati è pari del 37,8%.

Non dovrebbe sorprendere, forse, che molte persone, nella speranza di trovare un impiego, mentano sul proprio curriculum. Anche se, a conti fatti, tende a essere una mossa controproducente. Questa infografica, basata su un’indagine del 2012 della Society for Human Resource Management e messa a punto dal designer Raj Kamal, fa il punto sulla situazione.

A quanto pare più dell’84 per cento degli intervistati dichiara che, nella sua azienda, sia capitato che qualcuno abbia mentito sul cv. Questo, naturalmente, non significa che l’84 per cento di chi manda un curriculum menta sul contenuto: l’incidenza di “bugiardi”, sempre secondo le stime della della Society for Human Resource Management, sarebbe inferiore al 10 per cento (nel dettaglio: il 77% degli intervistati ritiene che i bugiardi siano tra l’uno e il 10%).

Del resto, scrivere informazioni false non è una buona idea: infatti il 78% dei datori di lavoro verifica i dati contenuti nei curriculum. Quelli più frequentemente distorti riguardano gli impieghi precedenti, il grado di istruzione e lettere di referenze con pareri negativi.

(potete ingrandire l’immagine cliccandoci sopra)

(via)

Leggi anche ↓
Presto potremmo vivere in un mondo senza tupperware perché Tupperware sta fallendo

Dialogo sulla famiglia omosessuale

Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.

Un nuovo modo di odiare Milano

Sarà la crisi abitativa, saranno i tagli al trasporto pubblico, saranno gli strascichi dei primi mesi della pandemia, ma qualcosa è cambiato nel modo in cui la città percepisce se stessa.

Non sarebbe meglio dimenticare il nostro passato sui social?

Il caso dei tweet di Elly Schlein è solo l'ultimo di una lunga serie in cui una persona diventata famosa viene giudicata per vecchie cose scritte sui social. Ma siamo sicuri che sia giusto?

Elly Schlein, una millennial che piace ai boomer

La bolla lib-dem le si è schierata contro, ma lei ha vinto lo stesso anche grazie all'inaspettato sostegno degli over 70.

Così parlò Elly Schlein

Idee politiche, passioni culturali e incontri importanti: cosa diceva la neo eletta segretaria del Pd in un'intervista a Rivista Studio del 2020.