Hype ↓

Il principe di Bel Air in tutte le lingue del mondo

17 Gennaio 2013

È un vecchio gioco/esperimento di esperti di lingua e linguistica: tradurre, con un traduttore informatico, una frase da un linguaggio X a vari altri codici, prima di farla tornare al linguaggio originario e confrontare il testo originale con quello frutto dei vari passaggi: non è mai uguale, anzi spesso produce esilaranti effetti linguistici, perlopiù costruzioni assurde e inesistenti. Risultato? La lingua e la traduzione non sono una scienza esatta – e i traduttori automatici non sanno ragionare granché bene.

Il gruppo CDZA ha preso spunto da questa operazione per uno dei loro video: la sigla di Willy il principe di Bel Air tradotta dapprima in una, poi in due, poi in tutte le lingue contenute in Google Translate, fatta tornare alla versione originale, e cantata (con tanto di nuovo testo, ovviamente sottotitolato). Risultato? Non è rimasto uguale quasi nulla.


 

(via)

Articoli Suggeriti
5 domande su Alfredo Cospito

Abbiamo parlato del 41bis e dell’ergastolo ostativo con Valeria Verdolini, sociologa che insegna Politiche della sicurezza urbana all'Università degli Studi di Milano Bicocca.

Il tradimento dei social

Dovevano essere dei network, invece sono diventati piattaforme di publishing personale sempre più performative. Il momento della fine è vicino?

Leggi anche ↓
5 domande su Alfredo Cospito

Abbiamo parlato del 41bis e dell’ergastolo ostativo con Valeria Verdolini, sociologa che insegna Politiche della sicurezza urbana all'Università degli Studi di Milano Bicocca.

Il tradimento dei social

Dovevano essere dei network, invece sono diventati piattaforme di publishing personale sempre più performative. Il momento della fine è vicino?

L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Debora Serracchiani e i giorni dell’abbandono del Pd

Se c'è una cosa che racconta la crisi del Partito democratico, questa è la parabola di Serracchiani dal 2009, anno della sua esplosione, all’uscita nella tragica notte elettorale.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Vincent Gallo ha endorsato Giorgia Meloni su Instagram e poi ha cancellato il post