Hype ↓

La nuova versione di ChatGPT è bravissima a generare immagini nello stile dello Studio Ghibli

Una nuova funzione che ha (prevedibilmente) conquistato internet: sono già migliaia le immagini ghiblizzate, tra foto, meme e scene di film.

27 Marzo 2025

«Mettetevi nei miei panni: mi faccio il mazzo nel tentativo di costruire la superintelligenza che curerà il cancro. Non frega niente a nessuno per sette anni e mezzo, poi per due anni e mezzo tutti mi odiano qualsiasi cosa faccia. Mi sveglio un giorno e ricevo centinaia di messaggi che dicono: “Guarda ti ho trasformato in un twink in stile Ghibli haha”». Questo il riassunto fatto da Sam Altman, Ceo di OpenAI, delle reazioni alla nuova versione di ChatGPT appena uscita. Tutti la stanno usando per fare la stessa identica cosa: “ghiblizzare” i social, internet, il mondo intero.

Si è scoperto, infatti, che questa nuova versione di ChatGPT viene con un generatore che eccelle nel copiare lo stile d’animazione dello Studio Ghibli (ci immaginiamo l’entusiasmo di Hayao Miyazaki, che in più occasioni ha manifestato il suo disprezzo per l’AI). Non sappiamo chi sia stato il primo utente a scoprire questo nuovo, peculiare talento di ChatGPT. Ma sappiamo che è bastata un’immagine in stile Ghibli apparsa sui social per lanciare un trend, che si è poi velocissimamente trasformato in mania, fino al punto in cui siamo adesso: migliaia di immagini già dappertutto, sui social, su Reddit, nelle chat Whatsapp, qualsiasi immagine (meme, foto, quadri, intere scene di film) “ghiblizzata”.

Come in tutte le cose che riguardano l’AI, resta sempre la stessa domanda: qualcuno ha chiesto il permesso agli animatori dello Studio Ghibli, che questo stile se lo sono inventato lavorandoci a mano per ore, giorni, mesi, anni (letteralmente: per disegnare un frame di un film dello studio ci vuole tantissimo tempo, ragione per la quale abbiamo aspettato così tanto prima di vedere Il ragazzo e l’airone)? Questi animatori riceveranno un giusto compenso per il loro contributo alla causa della superintelligenza? Almeno un lettera di ringraziamento? Sarebbe carino se il bonifico lo inviasse Sam Altman in persona: anche lui, alla fine, ha ceduto alla mania, la sua foto profilo su X adesso è un “twink in stile Ghibli”.

La nuova immagine profilo ghiblizzata che Sam Altman, Ceo di OpenAI, sfoggia su X

La nuova immagine profilo ghiblizzata che Sam Altman, Ceo di OpenAI, sfoggia su X

Articoli Suggeriti
Che differenza c’è tra ChatGPT e un pappagallo?

È la domanda che si stanno ponendo i linguisti, riaprendo un dibattito cominciato da Turing negli anni '50: il punto è capire se le AI sono davvero capaci di parlare o se si limitano a imitare gli esseri umani.

Realtà generata

I video iper realistici di Sora, la nuova intelligenza artificiale di OpenAI, hanno meravigliato e terrorizzato chi li ha visti. Gli apocalittici si chiedono: siamo pronti a vivere nell'epoca della post-realtà?

Hayao Miyazaki ha detto che le immagini generate dall’IA sono un insulto alla vita

Leggi anche ↓
La Casa Bianca ha pubblicato sui social la foto “ghiblizzata” di un’immigrata che viene espulsa

Dimostrando come la nuova funzione di ChatGPT possa essere usata a fini di discriminazione.

Napster non lo usa più nessuno ma è stato comunque venduto per 200 milioni di dollari

A un'azienda che vuole trasformarlo in un "metaverso dedicato alla musica" in cui artisti e fan possono passare il tempo assieme.

Il chubby filter di TikTok dimostra che la grassofobia non se n’è mai andata

«Nothing tastes as good as skinny feels», diceva Kate Moss a Wwd nel 2009: sedici anni dopo un filtro di TikTok dimostra, ancora una volta, che non è cambiato nulla.

Ci mancavano soltanto gli idioti della carne rossa

È una delle più recenti e inquietanti tendenze di internet: i meat influencer, maschi grandi e grossi che sostengono che tutti i problemi del mondo si possono risolvere mangiando solo carne. Al sangue.

L’influencer americana finita in una shitstorm per avere “abbracciato” un piccolo vombato è dovuta scappare dall’Australia

Ha anticipato le autorità australiane, che stavano per cacciarla.

La cosa più piratata del mondo non sono più film, le serie tv o la musica, ma i manga