Cose che succedono | Spazio

Secondo i calcoli della Nasa le probabilità che l’asteroide 2024 YR4 si schianti sulla Terra stanno aumentando

Tra le pagine più utili e terrificanti presenti sul sito della Nasa ce n’è una che si chiama Sentry: Earth Impact Monitoring, dove si trova una tabella con tutti i corpi celesti che nel futuro vicino e lontano potrebbero o non potrebbero colpire la Terra. Al momento, in cima a questa tabella che è anche una classifica di pericolosità, c’è l’ormai famigerato 2024 YR4. Breve biografia dell’asteroide 2024 YR4: il 7 febbraio, le probabilità che questo asteroide precipiti sulla Terra erano l’1.2 per cento; il giorno dopo, la Nasa ha rivisto questa previsione aumentando le probabilità al 2.3 per cento; la settimana successiva l’Agenzia è stata costretta a un’altra correzione, la percentuale è salita al 2.6 per cento; ora, ancora una correzione, siamo al 3.1 per cento (con possibile data d’impatto il 22 dicembre del 2032), la più alta mai registrata per un corpo celeste di questo tipo, spiega l’Agenzia Spaziale Europea.

La tabella pubblica su Sentry: Earth Impact Monitoring.

Se leggendo vi è salita una certa ansia, vi farà piacere sapere che la comunità astronomica internazionale non è affatto preoccupata. Secondo praticamente tutti gli esperti interpellati da tutti i giornali del mondo, nei prossimi mesi quella terrificante percentuale salirà ancora un po’ e poi scenderà a zero (quasi zero, perché di doman non c’è certezza). È normale che le cose vadano così, a quanto pare: il prossimo mese il telescopio spaziale James Webb si metterà a seguire i movimenti di 2024 YR4, la comunità scientifica avrà quindi molti più dati, e molto più precisi, per calcolarne la traiettoria e dunque le probabilità di impatto con la Terra diminuiranno moltissimo. Speriamo, perché, stando alle informazioni attualmente in nostro possesso, 2024 YR4 non grosso (misura 54 metri fi lunghezza) abbastanza da ucciderci tutti, ma se davvero dovesse schiantarsi sulla Terra rilascerebbe un’energia 500 volte superiore a quella delle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki.