Finita l’era dei volti gonfi di filler, della body positivity e dei tatuaggi, sono tornate magrezza, facce scavate e corpi puliti, insieme a una quantità incalcolabile di routine, strumenti e prodotti che, ancora una volta, spingono grandi e piccoli verso modelli irraggiungibili di perfezione.
Anche in Cina nessuno ha più voglia di sposarsi
In Cina, come in Italia, le persone non hanno più voglia di sposarsi. Come ha riportato il Guardian, nel 2024 il tasso di matrimoni in Cina è stato il più basso mai registrato dal 1986. Nel 2024 i matrimoni sono diminuiti del 20 per cento, passando da 7,7 milioni nel 2023 a 6,1 milioni. Questo dato è meno della metà rispetto al 2013. Anche i divorzi sono aumentati dell’1,1 per cento, con 2,6 milioni di richieste. La Cina ha la seconda popolazione più numerosa al mondo e per decenni ha imposto restrizioni rigorose sulla natalità. Ora la situazione si è completamente ribaltata: la popolazione è in calo e sempre più anziana, quindi le persone sono “invitate” dal governo a fare più figli. E per fare più figli ci vogliono più matrimoni: in Cina la nascita è strettamente legata al matrimonio e fare figli senza essere sposati è visto molto negativamente.
Perché le persone hanno smesso di sposarsi? Sul social cinese Weibo è esploso un interessante dibattito sull’argomento che ha fatto emergere un bel po’ di motivi: mancano i soldi per pagare le nozze, manca la voglia di rinunciare alla vita da single, le donne sono più emancipate – anche economicamente – e non hanno più bisogno di un marito, i genitori sono meno fissati col matrimonio e tollerano che i figli restino single anche fino a 30 anni (10 anni fa era impensabile, sottolineano nei commenti), non si possono ancora celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso. E poi il colpo di grazia: il cosiddetto “periodo di riflessione” forzato introdotto nel 2021, che costringe le coppie ad aspettare 30 giorni prima di poter formalizzare la richiesta di divorzio (e se non si ripresentano, la richiesta viene automaticamente cancellata). Un regolamento che ha ulteriormente demotivato chi già non aveva voglia di sposarsi: «È facile entrare ma è difficile uscire», come ha scritto un utente.

Finita l’era dei volti gonfi di filler, della body positivity e dei tatuaggi, sono tornate magrezza, facce scavate e corpi puliti, insieme a una quantità incalcolabile di routine, strumenti e prodotti che, ancora una volta, spingono grandi e piccoli verso modelli irraggiungibili di perfezione.

In Italia per presentare il suo libro, E ho smesso di chiamarti papà, ci ha raccontato quello che è successo dal 2 novembre 2020, giorno in cui sua madre, Gisele Pelicot, le ha confessato gli orrori che aveva subìto per mano del marito.

Il social freezing, per ora disponibile solo privatamente, è uno strumento per preservare la fertilità femminile e contrastare la denatalità: come mai allora non se ne parla nel trito e ritrito dibattito sul calo delle nascite?