Lucky Red, distributore italiano del film, ha deciso di riportarlo in sala in occasione della Festa della Liberazione.
A New York ha inaugurato una mostra di libri mai esistiti ma immaginati in altri libri

È successo a tutti, almeno una volta: di trovare, leggendo un romanzo, un romanzo “finzionale” utilizzato nella trama, scritto da un autore o un’autrice anche loro frutto della fantasia del romanziere (quello vero). Uno dei più famosi: il Benno von Arcimboldi autore di D’Arsonvald che inseguiamo per tutte le mille pagine di 2666 di Roberto Bolaño, tra la Germania e il Messico.
Al Grolier Club di New York, «la più antica associazione per bibliofili ed entusiasti delle arti grafiche d’America», ha inaugurato una mostra di questi libri inesistenti ma che vorremmo moltissimo che esistessero. Non solo: si sono anche i libri perduti, come il celebre “One Must First Endure” di Ernest Hemingway che gli fu rubato su un treno insieme alla valigetta che lo conteneva. Oppure libri ipotizzati, esistenti come bozza, forse come titolo o progetti di lavoro, ma mai davvero completati: per esempio, Pene d’amore vinte (Love’s Labour’s Won) di Shakespeare.
Sicuramente i più divertenti da scoprire sono i libri inesistenti e immaginati. Quindi troveremo la copertina (rigida, gialla) di Fuori dall’abitato di Malbork, scritto da Tazio Bazakbal e inventato da italo Calvino in Se una notte d’inverno un viaggiatore. Oppure Moeurs, di Jacob Arnauti, frutto della fantasia di Lawrence Durell in Quartetto d’Alessandria. Oppure troveremo i libri di Rosie Banks, famosa scrittrice protagonista di diversi titoli di P. G. Wodehouse. Ma anche il rarissimo Volume XI della Prima Enciclopedia di Tlön, menzionata da Borges in Tlön, Uqbar, Orbis Tertius. C’è il misterioso codice delle regole e dei principi dell’ordine Bene Gesserit, ovviamente nato nell’universo di Dune di Frank Herbert. E forse il più famoso di tutti: la Guida Galattica per gli Autostoppisti, proprio in forma di una specie di eBook reader ante litteram, con le parole “DON’T PANIC” sulla “copertina”.
La mostra Imaginary Books: Lost, Unfinished, and Fictive Works Found Only in Other Books ha inaugurato il 5 dicembre e chiuderà il 15 febbraio 2025. La buona notizia è che, se non passate da New York, potete visitarla anche online, qui.

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