Lucky Red, distributore italiano del film, ha deciso di riportarlo in sala in occasione della Festa della Liberazione.
In Sottomissione Houellebecq aveva predetto che François Bayrou sarebbe diventato il Primo ministro francese

Uscito il 7 gennaio 2015, Sottomissione era stato accolto come un romanzo di “fantapolitica”. Come scriveva Vincenzo Latronico in questa recensione, collegava la crisi personale del protagonista alla crisi collettiva: «Quella personale è legata alla storia del narratore François, un professore universitario specializzato in Huysmans che si trova a dover affrontare una crisi interiore legata alla convinzione che tutto ciò che compone la sua vita – la carriera, la lettura, il sesso e l’amore – sia incapace di offrirgli felicità o senso. Quella collettiva è legata alla democrazia europea, che nel 2022 in cui è ambientato il romanzo è dominata da un partito che vuole instaurare la legge coranica. Naturalmente, le due storie sono una sola».
Se stiamo parlando di questo libro non è solo perché oggi, lunedì 16 dicembre, La nave di Teseo lo ripubblica in una nuova e bellissima edizione, che arriva a dieci anni di distanza dalla sua prima uscita, con Bompiani, e dagli attentati di Charlie Hebdo. Ma anche perché, come sottolinea Le Parisien, ha profetizzato con precisione quello che è successo in Francia, e cioè la nomina di François Bayrou come Primo ministro. Nel libro, infatti, è lui a guidare il governo scelto dal primo presidente francese musulmano, Mohammed Ben Abbes, che procede all’islamizzazione del Paese. Dopo la fine del brevissimo governo Barnier – il più breve della storia della Quinta Repubblica francese, come scrivevamo qui – Macron ha dato a Bayrou l’incarico di formare il nuovo esecutivo. I due, Macron e Bayrou, sono alleati da lungo tempo: dal 2017, prima volta di Macron all’Eliseo, il Movimento Democratico di Bayrou non ha mai fatto mancare il suo sostegno al Presidente.
Nel libro di Houellebecq il protagonista François segue le elezioni presidenziali del 2022. Come spiegava Vincenzo Latronico: «Alle precedenti un nuovo partito, la Fratellanza Musulmana, ha ottenuto un successo sorprendente, raccogliendo soprattutto i voti dei “nuovi francesi”, degli immigrati di seconda e terza generazione, delle banlieue. Si presenta un po’ come il PC delle origini: molto marcato in termini di classe, sostenuto da una rete di iniziative popolari (mense, scuole, società culturali e di mutuo soccorso) che ne garantisce il radicamento sul territorio, come si dice. Nel 2017 era arrivato terzo, contribuendo al ballottaggio a far rieleggere un debolissimo Hollande pur di evitare il governo xenofobo del Front National. Cinque anni dopo la situazione si ribalta: e i francesi si trovano a dover scegliere fra un partito apertamente razzista e uno che propone, be’, la sharia».

Subito dopo la vittoria dell'Akatugawa Prize, il Premio Strega giapponese, la giovane autrice Rie Qudan ha detto di essersi fatta aiutare dall'AI per scrivere il romanzo. E di essersi trovata benissimo.