Grand Theft Hamlet è il documentario più assurdo che vedrete nel 2025

Nella mente della grandissima maggioranza delle persone, a un estremo si trova l’Amleto di William Shakespeare e all’estremo opposto la saga videoludica di GTA. Ed è proprio perché la grandissima maggioranza delle persone ragiona in questa maniera che solo pochi diventano registi di mestiere: perché per un regista Amleto e GTA non solo non sono affatto distanti ma, anzi, sono abbastanza vicini da mescolarsi.
È questa, infatti, l’idea alla base di uno dei film più chiacchierati quest’anno nel circuito dei festival: Grand Theft Hamlet di Pinny Grylls e Sam Crane, un documentario su due attori disoccupati e squattrinati che nel 2021, durante il lockdown, decidono che sarebbe proprio divertente provare a mettere in scena Amleto all’interno di Grand Theft Auto. Ovviamente non ci riescono (non è facile organizzare una spettacolo teatrale per un pubblico al quale bisogna chiedere «per favore, se poteste evitare di ammazzarvi»), e quindi decidono che sarebbe proprio divertente fare un documentario su due attori squattrinati e disoccupati che provano a mettere in scena Amleto all’interno di Grand Theft Auto. La seconda volta si dimostra quella buona, ne viene fuori un documentario molto strano e molto ben recensito, presentato in anteprima nell’ultima edizione del SXSW, dove ha vinto il premio per il miglior documentario.
Adesso, come riporta Scott Roxborough sull’Hollywood Reporter, Mubi ha deciso di acquistare i diritti per la distribuzione del film negli Stati Uniti e quelli, in esclusiva, per la distribuzione SVOD – streaming e video on demand – nel resto del mondo. La piattaforma, secondo le prime indiscrezioni, avrebbe intenzione di distribuire il film nei primi mesi del 2025. Nell’attesa di vederlo – per chi si trova lì, verrà proiettato il 15 ottobre al BFI London Film Festival, e poi di nuovo il 20 in versione Imax – potete leggere le recensioni pubblicate fin qui: stando a Rotten Tomatoes, il film è piaciuto al 95 per cento della critica.