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07:39 giovedì 17 aprile 2025
La locandina di Eddington, il nuovo film di Ari Aster, è un’opera d’arte, letteralmente
Il regista presenterà il film in anteprima mondiale al prossimo Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio.
Secondo l’Onu, il Decreto sicurezza mette a rischio le libertà fondamentali in Italia
E, così com'è adesso, potrebbe portare a discriminazioni e violazioni dei diritti umani.
Il mercato del vino non andava così male dal 1961
Il 2024 è stato un anno pessimo e il 2025, a causa dei dazi, si preannuncia persino peggiore.
Cate Blanchett ha detto che vuole smettere di recitare
«I’m giving up», ha detto in un'intervista, perché ci sono molte altre cose che vuole fare invece dei film.
Il Vaticano vuole fare santo Gaudí
L'architetto è stato dichiarato "venerabile servo di Dio", primo passo del processo di canonizzazione.
È stata annunciata la dozzina del Premio Strega
Ha sorpreso l'esclusione di Paradiso di Michele Masneri e I giorni di vetro di Nicoletta Verna.
Katy Perry è andata nello spazio assieme alla moglie di Jeff Bezos
Tutto per promuovere Blue Origin, l'azienda con la quale Bezos ha deciso di lanciarsi nel turismo aerospaziale.
Maggie Cheung, la protagonista di In the Mood for Love, ha concesso una rarissima intervista per i 25 anni del film
Per il nuovo numero di Sight and Sound, l'attrice ha raccontato di sé, del film che l'ha resa famosa e del perché non le interessa Hollywood.
Anche in Portogallo ci sono grandi proteste per il costo della casa

È stata l’estate delle proteste contro l’overtourism, potrebbe essere l’autunno di quelle contro il costo della casa. Gli indizi già ci sono e già da tempo, ma l’impressione è che nei prossimi mesi la questione potrebbe finire al centro del dibattito in tutti i Paesi europei. Potremmo vedere in tutte le capitali d’Europa scene simili a quelle viste negli scorsi giorni in Portogallo, dove migliaia di cittadini hanno sfilato per le strade delle città (22 in tutto) per esprimere il loro malessere nei confronti di una crisi abitativa che si fa sempre più grave: ci sono sempre meno case in vendita o in affitto a prezzi accettabili, di case popolari se ne costruiscono pochissime da tempo, ci sono sempre più stranieri – in particolare persone anziane, in pensione, che si trasferiscono in Portogallo attratte dal favorevolissimo regime fiscale costruito su misura per loro – che contribuiscono a peggiorare la situazione.
«I nostri quartieri non sono i vostri negozi» e «Devo scegliere tra pagare l’affitto e mangiare», questi gli slogan più letti e sentiti durante le manifestazioni portoghesi degli scorsi giorni. Il problema è sempre quello: il costo della vita si è fatto troppo alto per troppe persone, gli stipendi in Portogallo non crescono nemmeno lontanamente quanto i prezzi delle case (in affitto o in vendita), il boom turistico che il Paese sta vivendo ha contribuito ad alzare prezzi già irraggiungibili. Anche qui si parla di soluzioni sempre più drastiche: riportare il mercato alla ragionevolezza limitando fortissimamente, o vietando del tutto, gli affitti brevi. Una misura tutt’altro che semplice da implementare, e che in ogni caso non sarebbe sufficiente: una delle richieste che i manifestanti fanno al governo è quella di varare un piano di edilizia popolare che risolva definitivamente il problema.
Problema che – anche questo lo abbiamo scritto e letto spesso – si è aggravato moltissimo dalla pandemia in poi. Secondo quanto riporta Euronews, tra il 2020 e il 2021 il costo medio delle case in Portogallo è aumentato del 157 per cento. Eurostat conferma poi una delle preoccupazioni espresse da chi in questi giorni ha protestato, cioè che la crisi abitativa portoghese non sia momentanea ma cronica. L’istituto di statistica europeo, infatti, dice che dal 2015 al 2021 gli affitti in Portogallo sono aumentati del 112 per cento, in un Paese in cui gli stipendi restano tra i più bassi del continente: in media, metà dei lavoratori portoghesi guadagnano meno di mille euro al mese.
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