Jeff Bezos e Katy Perry sono riusciti in un'impresa in cui nessuno era mai riuscito prima: compiere il primo viaggio completamente inutile nella storia dell'esplorazione spaziale.
Di cosa si è parlato questa settimana
In una settimana in cui si prepara la guerra in Libano e in Emilia Romagna si fugge dai fiumi in piena, il dissing tra Tony Effe e Fedez non è la distrazione che meritiamo ma quella di cui abbiamo bisogno.

Esteri – I tre giorni del pager
Nella giornata di martedì 17 settembre migliaia di cercapersone usati, apparentemente, da persone del giro di Hezbollah, in Libano, sono stati fatti detonare a distanza. Secondo più o meno tutti, è stato Israele. I cercapersone (o pager) sono esplosi in tasca, in mano, in ospedali, piazze, mercati: 3mila persone sono state ferite, almeno 12 sono state uccise, tra cui due bambini. Mercoledì sono esplosi centinaia di walkie-talkie, e sono morte 20 persone. Un attacco inedito che ha suscitato interesse e curiosità (la Cia ha detto che l’Idf l’avrebbe preparato per 15 anni), ma forse non abbastanza cordoglio per le moltissime vittime civili.
Cronaca – Cimitero di Parma
Non abbiamo fatto in tempo a elaborare la strage di Paderno Dugnano che è arrivato un caso di cronaca nera ancora più sconcertante: quello di Chiara Petrolini, 22enne accusata di aver ucciso e seppellito due neonati dopo averli partoriti nella sua casa di Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. A Petrolini viene contestato l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione (come prova ci sono le sue ricerche su Google) e l’occultamento di cadavere di un bambino nato il 7 agosto scorso (prima di un viaggio a New York) oltre alla soppressione di cadavere per un bambino che invece era nato già morto il 12 maggio 2023 (prima di un viaggio in Giappone). Si spera che le indagini possano dare risposte alle domande sollevate da questa storia assurda: la correlazione tra i viaggi e gli omicidi, la pancia invisibile che ha fatto sì che nessuno si accorgesse delle gravidanze, il fatto che sia riuscita a fare tutto da sola e, soprattutto, perché abbia deciso di compiere per ben due volte un gesto simile.
Ancora cronaca – Emilia paranoica
Ai tempi della crisi climatica, il passaggio da una stagione all’altra lo segnano le catastrofi: l’estate arriva quando comincia la siccità, si va verso l’autunno seguendo il percorso dei fiumi straripati. E dire che ormai dovremmo esserci rassegnati, all’idea di vivere in questo mondo tutto di nostra creazione (o rovina, che dir si voglia). In Emilia Romagna alla stessa distruzione avevamo assistito anche nel 2023, quella di Faenza è ormai considerata una delle zone d’Italia più esposte a questo rischio. E nel 2023 avevamo assistito anche alle stesse discussioni: è colpa dell’amministrazione regionale; no, figuriamoci, è del governo nazionale; gli argini che saltano, le vasche che mancano. E poi, recurring star di qualsiasi discussione come questa, quelli che la prima cosa che si affrettano a dire è che la crisi climatica non c’entra niente perché la crisi climatica non esiste. Anche a questi, come alle alluvioni d’autunno, purtroppo, dovremo rassegnarci.
Gossip – Diss is Italy
Dalla soap Sangiuliano-Boccia al dissing Tony Effe vs Fedez il passo è breve e la scrittura più o meno dello stesso livello (bassissimo). Ma resta il fatto che siamo davanti a un fatto storico per il nostro Paese, al primo dissing che esce dal club hip-hop e finisce nel bar nazional-popolare – i social, certo, ma pure i giornali – ai cui frequentatori spetta adesso l’ardua sentenza. Chi vincerà tra i due litiganti? I brand coinvolti in questa operazione possono dirsi già soddisfatti dei risultati? Com’è possibile che Fabrizio Corona, esplicitamente coinvolto nel beef da Tony Effe, ancora non abbia pubblicato un suo dissing, aperto una sua etichetta discografica e annunciato disco e tour? Chiara Ferragni si limiterà a pubblicare storie da mamma coraggio su Instagram o andrà oltre? Chissà, magari questo è l’anno in cui la vedremo spiegare etica ed estetica del dissing da Fabio Fazio a Che tempo che fa.
Stati Uniti – Noi Puff siamo così
Diddy è in carcere, e ci resta, e probabilmente per un pezzo viste le gravissime accuse nei suoi confronti. Associazione a delinquere, sex trafficking, violenze e nefandezze di ogni tipo: la sua situazione è talmente grave, e lo è da così tanto tempo, che quando si è diffusa la notizia dell’arresto tutti quanti sono rimasti stupiti. Ma come, era ancora a piede libero?!, si è chiesto chiunque sapesse dei recenti eventi della sua vita.

Nonostante i femminicidi, anche in Italia i contenuti legati alla manosfera sono sempre più numerosi e consumati. Tanto che è inevitabile chiedersi: com'è possibile che a un'ideologia così violenta venga ancora permesso di diffondersi?