Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.
Xavier Dolan ha cambiato idea: non si ritira più e torna a fare film
Un anno fa Xavier Dolan ci spiegava che l’apocalisse era imminente e che l’arte non aveva più alcun senso, e quindi lui avrebbe smesso di fare film perché a cosa serve guardare un film mentre il mondo va a in pezzi. Un anno dopo, lo stesso Xavier Dolan annuncia di avere cambiato idea: l’apocalisse forse arriverà, forse no, l’arte è bella, i film sono importanti, lui torna a fare il regista. In un’intervista concessa la podcast Sans Filtre, Dolan ha rivelato che non solo è tornato a dirigere ma che ha già quasi finito di scrivere un nuovo film, il nono della sua carriera: sarà un horror ambientato nella Francia degli anni ’80 dell’Ottocento.
«Paura, fallimento e rifiuto», questi, ha detto il regista, i temi che tratterà nel film. Di cui non ha poi rivelato nessun altro dettaglio, limitandosi a dire che gli mancano più o meno venti pagine di sceneggiatura e che fin qui è «molto soddisfatto» del suo lavoro. Ovviamente, nel corso dell’intervista a Dolan è stato anche chiesto cosa lo ha convinto a cambiare idea e a tornare a dirigere. Il regista ha risposto che a fargli capire quanto gli mancasse il cinema è stato il Festival di Cannes: nell’ultima edizione, infatti, è stato il presidente della giuria della sezione Un Certain Regard, esperienza che gli ha fatto tornare la voglia di stare sul set.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.