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04:43 giovedì 10 aprile 2025
C’è un drama in corso tra il creatore e il compositore di White Lotus Cristóbal Tapia de Veer ha lasciato improvvisamente lo show e Mike White è rimasto abbastanza scioccato.
Gli Arcade Fire hanno annunciato l’uscita del loro nuovo album, Pink Elephant L'hanno comunicato sulla piattaforma creata apposta per il loro fandom.
Dall’11 aprile Normal People torna su RaiPlay Finalmente potremo riguardare la serie tratta dal romanzo di Sally Rooney che ha lanciato la carriera di Paul Mescal.
Trump ha davvero detto che, dopo aver imposto i dazi, tutti i Paesi del mondo gli stanno «leccando il culo» Dichiarazione fatta davanti all'estasiata platea della National Republican Congressional Committee di Washington.
Sulla lapide di David Lynch c’è l’epitaffio più lynchiano che si può immaginare Ma, per un volta, il regista ci ha lasciato una spiegazione chiarissima del suo significato.
Alla prossima Mostra del cinema di Venezia, Werner Herzog verrà premiato con il Leone d’oro alla carriera «Questa la considero una medaglia», ha detto il regista, che ne ha approfittato anche per ricordare a tutti i numerosi nuovi progetti ai quali sta lavorando.
Si è scoperto che la foto del finale di Shining è una foto vera A distanza di 45 anni dall'uscita del film, due ricercatori hanno trovato l'immagine che ispirò Kubrick per il finale.
In Spagna c’è stata la più grande manifestazione per il diritto alla casa di sempre Hanno partecipato i cittadini di 40 città, 150 mila solo a Madrid: chiedono tutti «la fine del racket degli affitti».

La persona più felice della condanna di Donald Trump è Robert De Niro

31 Maggio 2024

Alle cose alle quali non avremmo mai pensato di assistere e invece le abbiamo viste succedere proprio davanti ai nostri occhi adesso c’è da aggiungere la prima condanna in sede penale di un ex Presidente degli Stati Uniti d’America. La notizia è ovunque ormai da ore, quindi non c’è bisogno di ripetere quello che già tutti sanno: 34 capi d’accusa, 34 condanne, staremo a vedere cosa succederà nel processo d’appello, scopriremo che pena comminerà il giudice. Nell’attesa, metà America si straccia le vesti e l’altra metà festeggia. Nella metà che festeggia c’è Robert De Niro, probabilmente quello che festeggia più di tutti vista l’odio di vecchissima data nei confronti dell’ex Presidente.

Intervistato sulla questione durante il red carpet del suo nuovo film, Ezra, De Niro si è tutto sommato contenuto rispetto a passate dichiarazioni (su tutte vale la pena citare quella volta in cui disse, in un’intervista concessa a Megyn Kelly, che gli sarebbe piaciuto tantissimo prendere Trump «a cazzotti in faccia», e quella volta in cui salì sul palco dei Tony Award per ricordare a The Donald di «andarsene affanculo»). «Credo che giustizia sia stata fatta. […] Questa storia non sarebbe mai dovuta arrivare fino a questo punto. Non ne voglio parlare», ha detto De Niro, prima di continuare a parlarne. «Sono arrabbiato. Devo dire qualcosa. Questo è il mio Paese e quel tizio vuole distruggerlo. Punto. È un pazzo», ha concluso De Niro, che negli ultimi giorni è ufficialmente sceso in campo ed è diventato parte della campagna elettorale di Biden.

Aspettiamo adesso la risposta di Trump, anche se forse stavolta ci toccherà aspettare un po’ più del solito perché ci immaginiamo che in questo momento sia molto preso, tra l’organizzazione della campagna elettorale per le presidenziali di novembre e gli incontri con gli avvocati che gli spiegano come fare a non andare in galera. L’ultima volta che Trump risposte a De Niro fu dopo quel caldissimo suggerimento che quest’ultimo gli diede dal palco dei Tony Award. L’ex Presidente definì l’attore come «una persona con quoziente intellettivo molto basso», deficienza cognitiva che lui attribuiva ai tanti pugni presi da De Niro dai tanti boxer con i quali aveva recitato nei tanti boxing movie fatti. Che però non sono tanti ma soltanto uno, Toro scatenato.

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