Lucky Red, distributore italiano del film, ha deciso di riportarlo in sala in occasione della Festa della Liberazione.
David Chase, il creatore dei Soprano, ha detto che la Golden Age della tv è finita
Forse David Chase è venuto a sapere che la Gen Z sta scoprendo I Soprano guardando dei video-riassunti di 25 secondi pubblicati su TikTok da Hbo, e questa notizia lo ha spinto a dichiarare ufficialmente e pubblicamente la fine della Golden Age della tv americana. In un’intervista concessa al Times, il creatore dei Soprano ha detto che per lui il 25esimo anniversario della serie non è occasione di festeggiamenti: «È un funerale», ha spiegato Chase, la televisione come l’hanno fatta lui e altri è morta. L’Età dell’oro della tv è stata, nelle parole di Chase, «un’anomalia lunga 25 anni» dalla quale adesso stiamo uscendo per tornare alla “normalità”. L’abbassamento della qualità media delle serie tv è evidente, dice. Lui ne è testimone oculare: recentemente gli è capitato di parlare con un dirigente di un canale televisivo che gli spiegava che la serie che lui, Chase, gli aveva proposto non sarebbe stata realizzata perché fondata sull’assurdo presupposto che «il pubblico stia lì, concentrato, a guardare». In altre occasioni le sue sceneggiature sono state criticate perché ritenute «troppo complicate».
Chase se la prende anche con i dirigenti delle piattaforme streaming. «Va sempre peggio. Stiamo facendo passi indietro». Il riferimento è alla televisione basata sulla pubblicità, strumento al quale diverse piattaforme – Netflix, Amazon Prime – hanno deciso di tornare per rimediare alla crisi degli ultimi anni. Ma la pubblicità non è l’unico problema, per Chase. Più grave è il fatto che le piattaforme agiscano in maniera sempre più simile alla vecchia tv broadcasting, proprio il modello produttivo che serie come I Soprano hanno contribuito a smantellare. «I network ai vecchi tempi erano un inferno dal punto di vista artistico. Posti di merda. Il loro modo di lavorare era orrendo. Nelle riunioni c’era gente che pretendeva che gli scrittori tagliassero proprio la cosa che rendeva un episodio degno di essere girato. Avrei dovuto mollare, all’epoca», ha raccontato Chase. Che, almeno, una soddisfazione in questi 25 anni di anomala ed eccelsa televisione se l’è tolta: «Le ho fatte pentire tutte, quelle persone. Fatte pentire di decenni di stupidità e avidità».

Subito dopo la vittoria dell'Akatugawa Prize, il Premio Strega giapponese, la giovane autrice Rie Qudan ha detto di essersi fatta aiutare dall'AI per scrivere il romanzo. E di essersi trovata benissimo.