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Sofia Coppola ha pubblicato il suo primo libro
Da oggi sul sito di Mack si può ordinare Archive: 1999-2023, il primo libro di Sofia Coppola. La regista aveva annunciato l’uscita del libro in un’intervista concessa a Vogue nello scorso maggio: stando a quanto raccontato da Coppola in quell’occasione, il libro è il risultato di anni di «finire di girare un film e mettere tutti gli oggetti associati a quel film in uno scatolone». Dentro questi scatoloni, uno per ogni film della sua carriera, negli anni è finito di tutto: bozze di sceneggiature, ritagli di riviste, Polaroid delle prove costume. «Qualsiasi cosa che occupasse dello spazio sulla sua scrivania o fosse stata appuntata a una bacheca durante le riprese», ha scritto Keaton Bell, giornalista che l’ha intervistata per Vogue.
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Coppola ha spiegato che il libro esce adesso perché nel 2020, complici i lockdown, ha finalmente avuto il tempo di mettere ordine nel «casino» che si era accumulato nel suo archivio personale. Mentre si dedicava finalmente a queste grandi pulizie, Coppola ha detto di aver pensato che «se fossi una fan, mi piacerebbe vedere tutti questi pezzettini del dietro le quinte». Il design del libro è stato affidato a Joseph Logan e Anamaria Moris, ma Coppola ha preso parte a tutto il processo creativo e realizzativo del volume (488 pagine, prezzo 55 euro), occupandosi di scrivere e di editarne tutti i testi. «Un incontro personale che permette di scoprire il suo metodo di lavoro, i suoi riferimenti, i suoi collaboratori, un’esplorazione senza precedenti del suo processo creativo», così viene descritto il risultato finale.
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Coppola ha detto che nelle sue intenzioni, il libro non doveva essere un coffee table book ma una cosa a metà tra il diario personale e l’album fotografico. Dentro Archive: 1999-2023, in effetti, ci sono moltissimi ricordi della sua carriera. Per esempio: la locandina della prima del Giardino delle vergini suicide al Sundance oppure l’articolo, pieno di appunti e sottolineature, di Vanity Fair leggendo il quale Coppola decise di girare The Bling Ring. «A me piace molto vedere gli artisti dentro i loro spazi creativi, quindi per me questo libro è la cosa più vicina a un invito a seguirmi nel mio ufficio», ha detto Coppola.