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Quali sono i film più attesi della prossima Mostra del Cinema di Venezia

25 Luglio 2023

Per la Biennale del Cinema 2023 di Venezia c’era il rischio che si parlasse più degli assenti che dei presenti. Ad aprire l’edizione di quest’anno, infatti, doveva essere la prima mondiale di Challengers di Luca Guadagnino (ne avevamo parlato qui), ma lo sciopero degli attori hollywoodiani ha costretto a un cambio di programma: che senso ha presentare il film se la protagonista Zendaya non potrà essere a Venezia, sfilare sul red carpet, partecipare alle conferenza stampa, incontrare il pubblico, prendere parte alla campagna promozionale? Quindi anteprima di Challengers rimandata a data da destinarsi – o meglio: alla data della fine dello sciopero, che però nessuno sa davvero quale sarà – apertura della Biennale affidata a Comandante, regia di Edoardo De Angelis, protagonista Pierfrancesco Favino, uno dei sei film italiani che parteciperanno in concorso (gli altri sono: Enea di Pietro Castellitto, Finalmente l’alba di Saverio Costanzo, Lubo di Giorgio Diritti, Io capitano di Matteo Garrone e Adagio di Stefano Sollima).

C’era il rischio che si parlasse più degli assenti che dei presenti, ma è stato scongiurato: il programma di questa edizione della Mostra è particolarmente ricco, in concorso ci sono diversi film di cui si parla da tempo e attorno ai quali c’è una grandissima attesa. Tra questi c’è certamente Io capitano di Garrone, un ritorno atteso da quattro anni (Pinocchio è del 2019), un film che racconta «le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare». Cinque sono gli anni passati invece da La favorita, l’ultimo film di Yorgos Lanthimos. A Venezia ritorna lui e pure Emma Stone, protagonista di Poor Things (ne scrivevamo qui), già ribattezzato – da noi – Frankenstein rivisto e corretto dal regista greco. Tra i film più attesi ci sono poi due biopic. Il primo è Priscilla di Sofia Coppola (di cui per il momento abbiamo potuto vedere solo un teaser), biografia cinematografica di Priscilla Presley, adattamento del memoir della moglie di Elvis, terza collaborazione tra la regista e la A24. Il secondo è Ferrari di Michael Mann, altro regista americano, dopo Ridley Scott con House of Gucci, che ha deciso di raccontare una dinastia del capitalismo italiano. A tenere assieme i due film c’è anche l’attore scelto come protagonista: Scott aveva voluto Adam Driver, Mann lo ha scelto pure lui per interpretare Enzo Ferrari. E poi, ovviamente, The Killer di David Fincher, per il regista un ritorno al thriller e agli assassini. Il protagonista è Michael Fassbender (per lui è forse la volta per tornare attore rilevante dopo una serie di film uno più brutto dell’altro?), killer che scopre improvvisamente di avere una coscienza, epifania che lo porta all’autodistruzione.

La lista potrebbe naturalmente essere più lunga (quella completa la trovate qui). In concorso ci sono anche, per esempio, il nuovo film di Pablo Larraín (El Conde), quello di Ava Duvernay (Origin), di Bradley Cooper (Maestro) e di Luc Besson (Dogman, che però non c’entra niente con il Dogman di Garrone). E poi, è ricco anche il programma dei film presentati fuori concorso: Coup de Chance di Woody Allen, L’Ordine Del Tempo di Liliana Cavani, The Caine Mutiny Court-Martial di William Friedkin, Aggro Dr1ft di Harmony Korine, Hit Man di Richard Linklater, The Palace di Roman Polanski. Più di così, per rimediare all’assenza di Challengers, non si poteva fare.

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