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Negli Usa tantissime aziende cercano un “Head of AI” anche se nessuno sa cosa faccia
Il mondo del lavoro è pieno di titoli e qualifiche di cui nessuno conosce davvero il significato. C’è un caso che viene spesso usato per spiegare in maniera veloce ed efficace la questione: quello di Shingy, autoproclamatosi profeta digitale, che nel 2014 fu assunto da AOL per ricoprire il ruolo di Profeta Digitale. Stando a quanto riporta Vox, in questo momento negli Stati Uniti c’è un nuovo job title in cima alle classifiche di desiderabilità e incomprensibilità: Head of AI. I numeri raccolti da LinkedIn lo dicono chiaramente: negli ultimi tre anni gli annunci di lavoro di aziende che cercando un capo dell’intelligenza artificiale sono triplicati. Annunci in cui spesso, però, non è chiaro che cosa andrà a fare esattamente questa figura così specifica e peculiare. Creare un’AI tutta nuova? Migliorarne una già esistente? Insegnare agli altri dipendenti l’uso più corretto, veloce e utile di queste tecnologia? Tutte e tre queste cose? Qualcos’altro? Probabilmente il primo compito di un Head of AI che si rispetti è trovate una risposta a queste domande.
Resta il fatto che le aziende – soprattutto quelle americane, ma si come funzionano queste cose: si inizia negli Usa e si prosegue poi in tutto il resto del mondo – sono certe di avere assolutamente bisogno di una persona che si occupi esclusivamente di intelligenze artificiali. Stando sempre all’articolo di Vox, le imprese che già stanno usando l’AI, vogliono qualcuno che le aiuti a integrare la nuova tecnologia in prodotti presenti e futuri. Le imprese che, invece, con l’intelligenza artificiale ancora non ci hanno mai avuto a che fare – sostanzialmente quelle che non appartengono al settore della tecnologia – vogliono qualcuno che spieghi loro cosa è un’AI, a che serve, come può essere usata per ridurre i costi e/o aumentare i ricavi. Ovviamente, in questa ricerca c’entra anche una componente di psicologia di massa. Non tutte le aziende che adesso cercano un Head of AI ne hanno davvero bisogno, ma l’intelligenza artificiale è considerata da tutti la più importante innovazione tecnologica degli anni 2000 e nessuno vuole rischiare di perdere l’occasione. Anche se, esattamente, nessuno sa ancora di che occasione si tratti.