L'economia dell'attenzione non lascia scampo: Demna da Gucci è la notizia della settimana, arrendetevi, è inutile che proviate a cercare altro nei vostri feed.
Le sei canzoni da ascoltare per prepararsi all’Eurovision
Quella del 2022 era stata un’edizione bellica: il festival della canzone europea era finito come tutti prevedevano, con la vittoria degli ucraini Kalush Orchestra e la loro canzone “Stefania”, trionfatori alla fine di un evento un po’ cupo e molto simbolico. Viene da chiedersi come sarà l’edizione del 2023, considerato che a un anno di distanza la guerra non è ancora terminata e il clima generale, in Europa, non sembra certo più ottimista. Lo scopriremo domani, durante la prima serata dell’Eurovision Song Contest 2023 che, per ovvie ragioni, non avrà luogo in Ucraina ma nel Regno Unito, alla Liverpool Arena. Quest’anno l’Italia sarà rappresentata da Marco Mengoni, vincitore di Sanremo 2023, mentre Mahmood, ospite speciale, canterà “Imagine” durante la finale. A presentare le tre serate in diretta Rai ci saranno Gabriele Corsi e Maria Maionchi: le semifinali del 9 e 11 maggio verranno trasmesse su Rai2, mentre la finale del 13 maggio su Rai1. Con 37 nazioni in gara, l’Eurovision è l’evento non sportivo più seguito al mondo.
Per prepararsi a questa edizione è molto utile la piccola guida di Vulture delle canzoni favorite, con un’importante precisazione dei giornalisti che le hanno commentate: la loro selezione è puramente musicale, ma non bisogna dimenticare che la teatralità e l’originalità delle esibizioni è una parte fondamentale del festival, quindi, ovviamente, è ancora tutto da vedere. Ma se volete preparare l’orecchio, i brani da ascoltare sono sei. Il primo è di Alessandra, rappresentante della Norvegia: secondo Charlie Harding e Nate Sloan “Queen of Kings” mescola la melodia antica con l’Edm, o per dirla ancora meglio, usando le loro parole, «it’s giving Game of Thrones techno». Da ascoltare anche Bianca Paloma con “Eaea” (Spagna), un pezzo che mescola il flamenco con l’elettronica sull’esempio di Rosalia, e La Zarra con “Évidemment” (Francia), un brano che i giornalisti definiscono «molto cinematografico».
Non può mancare l’Ucraina con “Heart of Steel” dei Tvorchi (duo di musica elettronica), una canzone che come “Stefania” parla della guerra ma, secondo Harding e Sloan è molto più contemporanea, oltre che «disorientante e dolorosa». La quinta canzone favorita è “Tattoo” di Loreen, voce spettacolare, rappresentante della Svezia, secondo Harding e Sloan il tipico brano che potrebbe vincere il festival. Non sarebbe la prima volta, visto che Loreen ha già vinto l’Eurovision nel 2012 con “Euphoria”. E infine il preferito di entrambi, “Cha Cha Cha” di Käärijä (Finlandia), un brano assurdo che mescola l’heavy metal con la musica elettronica descritto da Sloan semplicemente così: «Questo è il motivo per cui guardo l’Eurovision». Per capire di cosa sta parlando, basta ascoltarla per pochi secondi.