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Stati Uniti e Cina stanno litigando a causa di un panda
È difficile immaginarselo adesso, ma nel 2003 i rapporti diplomatici tra Stati Uniti e Cina potevano essere definiti quasi buoni. Probabile che una discreta parte del merito della distensione di quegli anni fosse di un’ambasciatrice inviata dalla Cina in America: la panda Ya Ya. Due anni prima dell’arrivo di Ya Ya in America, la Cina era entrata nell’Organizzazione mondiale del commercio grazie al fondamentale sostegno degli Stati Uniti. Per ringraziarli, la Cina aveva deciso di “prestare” per dieci anni il suo animale-simbolo allo zoo di Memphis, in segno di amicizia e fiducia. Vent’anni dopo, Ya Ya è tornata in Cina, non più ambasciatrice di pace ma portatrice di sventura: nei due decenni in cui i rapporti tra Stati Uniti e Repubblica popolare si sono deteriorati, la panda è finita al centro di una battaglia diplomatica. Da una parte ci sono i cinesi, che accusano gli americani di averla maltrattata e portano come prova di questa accusa recenti foto di Ya Ya evidentemente denutrita e con ciocche di pelliccia mancanti. Dall’altra gli americani, che negano tutto e respingono sdegnati le accuse.
Come racconta la Cnn, Ya Ya è atterrata all’aeroporto di Shanghai giovedì 27 aprile, alla fine di un volo lungo 16 ore su un volo FedEx riservato tutto a lei e ribattezzato “panda express”. Ad accoglierla c’erano suoi fan cinesi, sollevati dal vederla tornare a casa, finalmente, secondo loro, al sicuro dall’indifferenza e dai maltrattamenti americani. «Trattare un nostro tesoro nazionale in questa maniera è una palese provocazione nei confronti della Cina», si legge in uno dei tantissimi commenti scritti su Weibo in questi giorni. Moltissimi di questi commenti sono scritti da nazionalisti cinesi, oltraggiati dal trattamento che gli Stati Uniti avrebbero riservato a un’incarnazione della cosiddetta panda diplomacy, vale a dire la tradizione cinese di “regalare” un panda ai Paesi considerati amici. Tra l’altro, le foto delle sofferenze di Ya Ya arrivano poco dopo la notizia della morte improvvisa del suo compagno, il panda Le Le, anche lui ospite dello zoo di Memphis. Nonostante lo zoo abbia detto e ripetuto che l’orso è morto a causa di una malattia cardiaca, in Cina tante persone sono convinte sia morto perché trascurato e maltrattato.
Ovviamente, in questo già surreale scontro diplomatico è arrivata la Russia a rendere il tutto ancora più assurdo. Negli stessi giorni in cui su Weibo le immagini di Ya Ya denutrita e spelacchiata rimanevano tra i trending topic, cominciavano a girare moltissimo anche i video di due panda ospitati allo zoo di Mosca. Due panda, naturalmente, in splendida forma, rotondi e giocosi come ci si aspetta siano due panda. Le immagini sono state riprese da tutti i media di Stato cinesi, a dimostrazione di come in questo momento storico le amicizie della Repubblica popolare siano cambiate: se la panda diplomacy vale ancora, allora l’alleato adesso è la Russia e l’avversario sono gli Stati Uniti.